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La tristezza di Enna capoluogo senza calcio

Creato il 19 marzo 2013 da Mbrignolo

enna calcioSTORIE (Calcio). Il “funerale” definitivo è arrivato circa un mese fa, nel giorno di San Valentino, alle ore 15.45. Ma da mesi, ormai, la città di Enna viveva al capezzale della gloriosa Ginnastica e Sport Enna Calcio, dal 1950 realtà più amata dello sport cittadino. Il presidente Peppino Cannarozzo dalla scorsa estate lanciava appelli e si sbracciava: la richiesta era quella di non far morire il “giocattolo” più amato dagli sportivi della città siciliana. E sia ben chiaro: il richiamo al sostegno non era per arrivare a fare la serie B, ma semplicemente per sopravvivere nel campionato di Promozione Sicilia. Che in fondo, è pur sempre la terza serie dei dilettanti. In realtà però, la proprietà non era amata in città, ha spesso imbastito delle vere lotte fratricide con le proprietà del passato più recente, e così a farne le spese sono stati soltanto i colori gialloverdi.

Quindi il 2012 è stato storia di un “hannus orribilis”. Arrivata la retrocessione dall’Eccellenza, il torneo di Promozione 2012-2013 è stato soltanto un agonizzare. Tanto che la GS enna per ben 4 volte si è trovata costretta a rinunciare a scendere in campo, tra mancanza di giocatori e scioperi di quelli che c’erano. D’altronde, nelle casse societarie non c’era davvero il becco di un quattrino. Così si è arrivati alla fine di gennaio con un gruppo nutrito di tifosi che ha scritto una lettera di denuncia al presidente della Figc Abete e alla Guardia di Finanza per denunciare lo scempio economico in cui Cannarozzo e i suoi stavano facendo sprofondare la società. Ma tra urla e rimpalli, alla quinta rinuncia, la squadra gialloverde è stata definitivamente radiata dalla federazione siciliana e dopo 62 anni di storia, ha chiuso baracca e burattini. Se si considera che in tarda estate neanche le due altre piccole realtà di terza categoria non si sono iscritte, oggi Enna è l’unico capoluogo di provincia a non avere più il calcio a nessun livello.

“Sono tante le cose importanti che si sono perse a Enna, ma mai avremmo immaginato di subire anche la mortificazione di essere cancellati perfino dal calcio”. E’ quanto sostiene il Comitato promotore per i diritti dei cittadini che, nel sottolineare “la fine ingloriosa dell’Enna calcio”, pone un interrogativo: “Chi ha interesse a fare scomparire il calcio a Enna”? Una domanda che il Comitato cittadino pone “poiché senza attività sportiva – si legge in una nota – un pezzo storico della città, il campo sportivo Gaeta, rischia di scomparire e così anche un’oasi risparmiata dal cemento”. “Come è stato possibile –dice il coordinatore Gaetano Vicari- rimanere indifferenti per tanto tempo all’agonia di una gloriosa storica pagina dello sport ennese? A tutte queste domande qualcuno dovrà rispondere, e anche molto presto, perché a parte le giovanili, tra l’altro fino agli allievi, qua il calcio non esiste più”. Ed è brutto anche solo sentirlo dire.


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