Nulla di nuovo e forse qualcuno di voi ci sarà già cascato. Si tratta del classico specchietto per le allodole in cui è davvero facile cascare!
In qualsiasi paese del mondo si vada la possibilità di restare fragati in un modo o l'altro esiste. È inevitabile. E Bangkok non è certamente un'eccezione, anzi. Forse proprio perché i tailandesi hanno la reputazione di essere persone oneste e gentili, sempre disponibili e con il sorriso sulle labbra, la possibilità di cascarci è ancora più alta. Per non so quale strano motivo i turisti che vengono qui in Thailandia tendono a fidarsi ciecamente della gente del posto, dimenticando, forse estasiati dal tutto è nuovo e bello e i buddisti non possono essere dei truffatori, quelle che sono le regole base e il semplice tenere gli occhi aperti. Chi va la prima volta a Napoli, e nomino una città a caso, non si fiderebbe mai di un passante che cerchi di essere più gentile del richiesto.
L'unica truffa di cui i turisti sembrano essere consapevoli è quellache riguarda i tanto amati e colorati Tuk Tuk - i loro furbi autisti. Quallo che non tutti sanno è che spesso gli autisti stanno in agguato con la complicità di un affidabile, gentile e rispettoso tailandese che casualmente si trova a passare da quelle parti.
Già un paio di anni fa, sempre subito fuori dal Grand Palace cercarono di convincermi a comprare un paio di sandali con una scusa che non reggeva per niente. Questa volta invece mi sono imbattutto nella più famosa delle trappole per turisti qui a Bangkok: la mappa sull'albero!
Ora vi chiedo: ma vi sembra normale che appesa ad un albero ci sia una mappa della città?
A me sinceramente no.
Se camminando per Bangkok vi imbattete in una mappa appesa in bella mostra ad un albero o al pilone della luce, prima di tutto chiedetevi cosa ci stia a fare una cartina proprio lì. Se ci fate caso ne vedrete diverse vicino alla Galleria Nazionale e fra Khao San Road e il Palazzo Reale.
Fate una cosa: avvicinatevi alla cartina, iniziate a guardare e indicare monumenti e straade e aspettate pochi istanti. State certi che poco dopo un uomo vi si avvicinerà, e in un inglese sorprendentemente buono,vi chiederà se avete bisogno di indicazioni, se vi siete per caso persi. Sarà " supercordiale ". Vi chiederà da dove venite e, sentendo Italia, sfoggerà qualche parola in italiano, magari il nome di un qualche giocatore famoso o la storia di un amico o parente che lavora a Milano.
Il gioco è fatto! Senza neppure rendervene conto sarete cascati nel tranello. Vi state fidando di uno sconosciuto.
Il passo successivo sarà chiedere dove siete diretti. Io dove volete andare non lo so ma posso dirvi che, al dire di questo signore, quel posto proprio oggi è chiuso... perché la famiglia Reale è in visita o c'è una festività particolare o una cerimonia in corso. E allora vi consiglierà lui dove andare e si offrirà pure di trovarvi un tuk tuk o un taxi che vi ci porti ad un prezzo basso, così basso da essere impossibile!
Se accetterete i consigli in men che non si dica vi ritroverete a contrattare sull'acquisto di una pietra o di un vestito e, il risparmio sul tuk tuk vi costerà ben più del previsto. Sono anni che questa truffa viene messa in atto e di certo ce ne sono diverse varianti.
Come sganciarsi se avete fiutato l'inganno? Approfittate del fatto che parlate italiano e dite che non capite cosa vi stia dicendo Dite che avete un amico che comunque vi sta aspettando da quelle parti e che comunque dovete raggiungerlo. Ringraziate e defilatevi.
Se siete curiosi potete leggere quello che mi capito' sempre fuori dal Grand Palace 2 anni fa cliccando su queso post una truffa nuova a Bangkok: sandali non consentiti!. Se invece volete essere ancora più preparati e cercare di non restare fregati, potete dare uno sguardo ad uno dei siti di Richard Barrow Bangkok Scam (le truffe a Bangkok)
E come dissi nell'altro post: occhi aperti e diffidate di chi si prodiga nel darvi suggerimenti o informazioni non richieste. Ascoltate - non sia mai che per una volta vi stiano dando un consiglio sensato - ma fate finta di non capire e proseguite con quello che era il vostro piano originale.Andrea in Thilandia