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La tua felicità è soprattutto dove vivi

Creato il 13 luglio 2010 da Andima

La tua felicità è soprattutto dove vivi

foto: flickr

Recentemente ho letto alcuni brani tratti da un libro, Who's your city, di Richard Florida, studioso dell'urbanistica statunitense ed ogni sorta di argomento correlato alla evoluzione delle città moderne, in cui si descrive quanto la nostra felicità sia collegata direttamente al posto in cui si vive. Anzi, la decisione, la scelta del luogo, della città in cui vivere, viene descritta come la scelta più importante della nostra vita. Alcune delle considerazioni che seguono possono sembrare semplici e banali, ma raggruppate con ordine e tematica creano un quadro ben preciso di fattori che indubbiamente influenzano il nostro stato d'animo e quello che, per vie dirette o indirette, finisce con essere la nostra felicità.
Secondo Florida, la città scelta come luogo in cui vivere avrà un impatto molto profondo perché determinerà la tipologia di lavoro a cui avremo accesso, la direzione della nostra carriera professionale, come saranno le nostre reti sociali, il tipo di persone, di coppie che si incontreranno, come sarà la nostra famiglia e il nostro stile di vita. Pesando tutto ciò, si determina la nostra felicità. Classificando il tutto, il benessere dipenderebbe da cinque fattori principali: 

1. Abbiamo sicuramente bisogno di sicurezza, è importante quindi scegliere un posto dove ci sentiamo al sicuro. La percezione della sicurezza ed i dati statistici potrebbero anche discostarsi leggermente, ma difficilmente avranno un divario notevole, è ovvio poi che in quasi tutte le grandi città esistono zone più e meno pericolose, ma il sentimento quotidiano di sicurezza è relativo ai luoghi che si frequentano. 2. Bisogna pensare alle opportunità che il luogo ci offre, a livello sociale e lavorativo, alla possibilità di trovare lavori che ci soddisfino, appaghino le nostre ambizioni (meritocrazia, ascesa al successo, ambiente lavorativo, rapporti umani, ovviamente ognuno ha le proprie esigenze e priorità); ma anche agli ozi, alle attività che possiamo sfruttare, che la città offre ai cittadini, dal cinema al teatro, dai concerti ai festival, dalle aeree verdi a tutti i servizi presenti sul territorio e a cui si possa avere facilmente accesso.

3. Terzo punto è la importanza del condividere l'etica della nostra scelta, sentire che le norme civiche di convivenza siano giuste e rispettate. Ragion per cui molti eviterebbero paesi in cui per un bacio in un luogo pubblico si corra il rischio di essere arrestati o dove il livello di corruzione raggiunge livelli non tollerabili, giusto per fare qualche esempio.
4. Inoltre, necessitiamo integrarci con il luogo in cui viviamo, è fondamentale sentire che possiamo essere noi stessi ed essere accettati per come siamo, incontrare persone come noi. Questo punto probabilmente richiede adattamento e flessibilità, potrebbe richiedere sforzo nel caso di spostamenti all'estero, dove lingua, cultura, abitudini potrebbero rappresentare un ostacolo, ma rimane strettamente legato al punto precedente e nel lungo termine integrarsi risulta fondamentale.
5. Infine, la qualità estetica ha una ripercussione non marginale, cerchiamo luoghi che ci risultano attrattivi, un intorno che sia gradevole, perché anche la vista ha un impatto sul nostro umore, soprattutto quando si tratta di un intorno quotidiano che ci circonderà per anni o forse per tutta la vita.
Leggendo questi cinque punti è ovvio pensare anche alla scelta di provarci all'estero e qui un passo di Richard Florida diviene essenziale: bisogna ricordare che al momento della scelta, come ogni altra cosa importante nella vita, non si può avere tutto; ci sono compromessi da affrontare. Molte persone che si spostano per la propria carriera devono rinunciare alla vicinanza di famiglia ed amici d'infanzia; altri che preferiscono rimanere vicino a famiglia ed amici, magari rinunceranno a migliori opportunità economiche. A ciascuno la propria bilancia, ovviamente. La mancanza di tutti i punti elencati non implicata perentoriamente una mancanza di felicità, le condizioni non sono necessarie né sufficienti, si può essere felici anche senza incontrare nessuno dei fattori descritti o essere infelice pur applicandoli tutti, ma dovendo effettuare una scelta, potrebbe essere utile tenerne in considerazioni alcuni o addirittura tutti.
E voi? Riuscite ad applicare i cinque punti elencati alla vostra città o alla città in cui vi siete spostati (e che quindi avete scelto)?


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