Purtroppo in pochi oggi ci spiegano i perché dei nostri malanni.
Sapere che il raffreddore che ci atterra da giorni o l’influenza che ci blocca a letto sono tutte conseguenze di un malessere gastrointestinale ci aiuterebbe molto nella scelta delle nostre azioni di contrasto.
Tuttavia in pochi oggi sanno come agire correttamente sul proprio sistema immunitario. Pochi sanno il perché della loro pancia gonfia e dolorante, dei loro disturbi intestinali e della loro difficoltà a dormire.
Eppure il popolo di coloro che in Italia soffrono di intestino pigro, coliti o sindromi da intestino irritabile è in rapido aumento. Si calcola infatti che i disturbi funzionali gastrointestinali nel nostro Paese siano talmente comuni da colpire almeno un terzo della popolazione, causando una importante riduzione della qualità della vita (motilità intestinale con diarrea, stipsi o alvo alterno, ipersensibilità viscerale, eccessiva produzione di gas intestinale, modificazioni della flora intestinale etc.).
Contemporaneamente nel nostro Paese sono in costante aumento le intolleranze al glutine, i disagi neurologici e le malattie autoimmuni. Secondo la Relazione annuale al Parlamento del Ministero della Salute sulla celiachia (dati anno 2011), il numero teorico di celiaci in Italia dovrebbe essere intorno ai 600.0000, ma le persone cui è stata realmente fatta una diagnosi sono purtroppo solo 135.800, confermando così la celiachia quale l’intolleranza alimentare più frequente, diffusa soprattutto tra le donne e in cui i casi accertati sono solo un quarto di quelli reali.
Secondo i dati forniti dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism) i casi di questa malattia solamente in Italia sono 72.000. Ma in eguale incremento sono altra patologie autoimmune coma la malattia di Basedow-Graves e lupus eritematoso sistemico. E lo stesso si può dire dei disagi neurologici tra cui si contano anche depressioni, l’affaticamento, ridotta socializzazione, disturbi del sonno e compromissione della marcia, che in Italia sembrano compire almeno l’8% della popolazione registrando un rapido incremento nelle ultima decadi.
Possibile che le due cose siano collegate?
Che l’intestino e il cervello siano fortemente integrati lo si sostiene da tempo. Ciò che sorprende oggi è che le ultime ricerche scientifiche asseriscano senza distinzione che l’asse cervello intestino è bidirezionale: una ‘disfunzione’ sia nella via cervello-intestino che nella opposta intestino-cervello può essere tra le cause delle numerosi sindromi disfunzionali intestinali.
Nella tavola rotonda prevista nel pomeriggio di venerdì 14 novembre, la presenza straordinaria di Hiromi Shinya, medico gastroenterologo famoso per aver sviluppato in USA la tecnica di chirurgia colonscopica, e della bio-nutrizionista francese Marion Kaplan, punto di riferimento in Europa per il problema di intolleranza al glutine e ai diversi disturbi ad esso correlati.
Non sottovalutare i tuoi malesseri.
Non è mai troppo tardi per imparare.
Feel Good Expo la prima fiera in Italia pensata a chi vuole toccare con mano tutto ciò che la scienza e la ricerca medica possono insegnare sulla nostra salute e sul nostro benessere.