(uno dei miei temi preferiti: i pregiudizi su Istanbul e sulla Turchia alimentatati da guide turistiche e – come in questo caso – da agenzie di viaggi…)
Cominciamo col sottolineare che la realtà di Istanbul è molto complessa, si tratta in pratica di un insieme di molte città, il panorama architettonico ed il contesto sociale cambiano velocemente e radicalmente, nel giro di qualche metro e/o di qualche mese. Basta spostarsi di pochi metri da Taksim a Kasımpaşa oppure da Sultanahmet a Kadırga per scontrarsi con realtà profondamente diverse. Non è necessario quindi attraversare il Bosforo per ricercare la parte più orientale, più musulmana, più povera.
Eggià: la parte “orientale” dov’essere per forza musulmana e povera, no? Grazie comunque ad ARIAviaggi per questo esempio particolarmente sfacciato di ignoranza orientalista…





