Ringrazio Luca Tincalla che mi ha segnalato un post sul blog del Corriere della Sera, in cui – riprendendo un dispaccio dell’Ansa – si parla di statue, di “veli islamici”, di Atatürk, di modernità, di integralismo. Non entro nel merito della questione perché non la conosco sufficientemente bene; vi propongo però un florilegio di commenti al post: la cui natura islamofoba e anti-turca mi rafforza nella convinzione che il kemal-leghismo va contrastato senza tregua, con l’obiettivo di estirparlo.
Perché poi i risultati sono questi:
Sono islamici,quindi simili ai pakistani,algerini,iraniani e altri paesi islamici che vivono nel medioevo. Oltretutto si trova in ASIA,quindi se entrassero loro,dovremmo far entrare in Europa altra feccia,come iran,iraq ecc
E DA NOI QUALCHE IDIOTA
DI POLITICO O DI BUONISTA VORREBBE PORTARCI IN CASA QUESTA
POPOLAZIONE DI BASSA CULTURA E MORALITA’, dicendo magari che
occupano qualche mq di Europa sul Bosforo ? E’ questa la
differenza tra la popolazione turca e quella europea : da
noi gli idioti ed i disonesti concettuali sono una
MINORANZA, mentre da loro questa cultura deleteria è la
MAGGIORANZA. Stanno bene dove sono i turchi, non ne voglio
selvaggi in casa mia.
Il velo è una delle espressione della cultura teocratica musulmana che tende a sostituire nell’ordinamento di un paese il Codice Civile e penale con il Corano .
Penso che la tolleranza sia fondamentale ma in ogni caso siamo troppo diversi e loro lo sanno. Quindi meglio che anche i turchi stiano a casa loro a fare ciò che vogliono e fuori dall’europa.
ma parli di quella stessa turchia dove negli ultimi anni centinaia di giornalisti sono stati incarcerati perchè dicevano cose scomode sul governo?
A parte Istanbul c’è tutto l’est del paese che è a livelli di sviluppo cultuale da medio oriente.
Il problema è sempre il solito, dove è diffuso l’Islam ci si può aspettare solo barbarie, con buona pace di chi, anche da noi, dice che la libertà religiosa è un diritto.
Sì proprio un paese tollerante la Turchia, che mette in galera (anche se sono premi nobel) chi osa parlare del genocidio Armeno o di Smirne. Andate in Turchia e provate a insegnare la lingua Curda, e andrete di nuovo in galera (Corriere della Sera – Turchia: indagata a 10 anni per aver insegnato lingua curda – 31 Agosto 2009 16:00 ESTERI). E vi consiglio di evitare anche i vernissage di inaugurazione delle mostre di arte, potreste essere presi a sprangate (Turchia: aggrediti perche’ bevono alcol – 22 Settembre 2010 11:47 – ANSA). E anche i paese vicini non se la passano bene, vedi invasione di Cipro del 1973, condannata dall’ONU e non riconosciuta da nessun paese. Turchia, se la conosci la eviti.
La verità è che è bene che la Turchia entri in Europa, perchè se no ricadrebbe nel medio evo Islamico, ma l’Europa deve costringerla in cambio a molti cambi di rotta, paradossalmente riprendendo lo spirito originale di Kemal Ataturk, Padre della Turchia moderna, che voleva una Turchia Europea…
La Turchia è un Paese oltre 90% islamico. Sono sicuro che fra poco faranno la legge che obbliga le donne di portare questo ridicolo velo in pubblico. E molto evidente che nei paesi islamici il fondamentalismo religioso è continuamente in crescita.
secondo me il velo nel mondo mussulmano ha una prevalente funzione pratica, serve ai padri delle ragazze per riuscire a sposare le figlie brutte, i mariti poi proseguono l’usanza per non far sapere agli amici di essere stati fregati.
La Turchia è un paese islamico, lo è sempre stato con buona pace degli imbecilli che lo additano como modello di laicità (in primis i Radicali). Ma che laicità!!!! Il paese sta diventanto sempre più intransigente e fanatico. Ridicoli i colpi al cerchio e i quelli alla botte: stato laico e vita secondo la religione musulmana… ma fatemi il piacere! Evitiamo queste alchimie da quatto soldi! Religione musulmana e laicità sono una contraddizione e la Turchia che sta ritornando al fanatismo ne è la prova provata.
La sola consolazione, in una Europa prima o poi islamizzata, è che la sinistra che predica una acritica inclusione e integrazione a tutto spiano, sarà la prima, assieme ai preti, ad essere spazzata via. Chi vivrà vedrà!
Quando in Turchia si dicono certe verita’, come -per esempio- il genocidio degli Armeni del 1915, chi lo scrive nei giornali turchi corre un brutto rischio. Chiedetelo alla famiglia del giornalista armeno Hrant Dink, assassinato a Istanbul con un colpo alla nuca nel 2007 per aver scritto delle cose che davano fastidio a governo turco. E -di grazia- non mi si chieda di imparare la lingua turca per conoscere questa gente. Noi, cristiani, li abbiamo conosciuti molto bene, durante l’assedio e la caduta di Costantinopoli nel 1453!
per favore finiamola di considerare Erdogan un “moderato”. Le carceri della Turchia sono piene di giornalisti ed intellettuali dissidenti, lo sterminio degli Armeni é sistematicamente negato, i curdi sono sistematicamente oppressi
Queste ragazze che vogliono indossare il velo, sono delle povere sciocche. Finiranno per ritrovarsi vendute come mogli, gli verrà impedito di studiare e si ritroveranno con l’obbligo del burka.
adesso che qualche paese europeo ha messo li delle fabbriche in turchia stanno facendo due soldini..e contemporaneamente vorrebbero tornare islamici come ai bei tempi. che lo facessero pure insieme alle loro donne così ansiose di mettere il velo. ma si è mai visto un paese musulmano democratico ?? MAI del resto l’unico in Europa che voleva che la turchia entrasse nella comunità europea era un certo berlusconi !! pensate che genio.