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La valeriana, per gli emotivi

Creato il 04 ottobre 2014 da Lifarnur @silvialazzerini
La valeriana (Valeriana officinalis), come la belladonna usata sin dai tempi molto antichi, è tra le piante apprezzate dalla farmacopea ufficiale ed è un costituente importante di molti farmaci sedativi attuali. Prima di diventare pillola, è un'erba con foglie argentee e un bel pennacchio di fiori rosa, dall'odore dolciastro e nauseabondo, che emana in particolare dalle radici pestate, la parte vegetale che più contiene la droga attiva; e purtroppo perdura anche dopo la lavorazione. Se all'uomo non piace, piace invece molto ai gatti e ai topi.
La valeriana, per gli emotivi
Valere in latino significa godere di buona salute; il nome dato alla pur maleodorante valeriana si riferisce ad essa come erba che presiede al benessere. Esercitando un'azione sedativa sul sistema nervoso centrale, e diminuendo la sensibilità, ridimensionando le emozioni e colorando di rosa le aspettative, è il rimedio per tutti i nevrastenici, gli ipersensibili, gli emotivi, i fragili, i trepidanti, gli ansiosi.
E poichè tali caratteristiche rispondono in particolar modo alla natura femminile, si giustifica il detto popolare: "Se una donna vuol star sana, prenda sempre valeriana". La valeriana ha anche potere antispasmodico e rilassante; non per nulla nel passato è stata impiegata come coadiuvante nell'epilessia.
Per coloro che quando si coricano si sentono oppressi e depressi, oppure si sentono gelare o scottare, che hanno pensieri angosciosi e una maledetta paura del futuro, una tazza di pozione alla valeriana può essere di dolce conforto.
La valeriana non si prepara in infuso perchè la radice è più attiva quando è fresca e teme il calore; mettere 10-15 grammi di radice fresca di valeriana in una tazza d'acqua al mattino, filtrare e bere prima di coricarsi.

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