
Di Francesco Filini
E’ davvero incredibile come una manovrina da 20MLD in tre anni abbia avuto effetti così taumaturgici nei confronti del mercato azionario: le borse riprendo a volare e lo spread si riduce giorno dopo giorno. Un miracolo, sembra. Gli italiani dovranno digerire iva, ici, imu e compagnia cantante perchè già si intravedono i segnali della ripresa, l’equazione sacrifici=crescita sembra trovare conferma da un nuovo timido entusiasmo registrato dall’indice Mib.
“Bravo il professore! – s’affrettano a dire gli stolti zerbini sostenitori del Governo tecnousurocratico – sobrietà, rigore, competenza: l’Italia ha riacquisito credibilità! I politici non hanno capito nulla e hanno fallito su tutti i fronti!”. Come se la credibilità dell’economia di uno Stato dipendesse da una manovrina di “soli” 20 MLD che per quanto leggera pesa come un macigno perchè le economie vengono prelevate direttamente dalle tasche della gente comune, quella con una casa acquistata con un mutuo a vita e con redditi medio-bassi. Ma andiamo a sviscerare la manovra.
Si è detto che questa manovra costerà agli italiani 20 MLD in tre anni. Quindi questa cifra verrà prelevata con la leva fiscale attraverso imposte e tagliucci vari qua e là. Il principio basilare della politica economica (e dell’economia politica) è il flusso circolare del reddito. Se lo Stato rastrella dal mercato delle economie si presume che queste vengano reimmesse nel mercato stesso, sotto forma di investimenti. Altrimenti si innesca una spirale recessiva da cui sarà difficile uscire. Keynes diceva che i risparmi devono essere sempre uguali agli investimenti: S=I (S sta per to save, in english).
Molto concretamente: se la signora Pina di valmelaina avrà meno soldi in tasca, quando andrà al mercato non potrà acquistare gli stessi beni dello scorso mese, il commerciante vedrà diminuire il suo volume d’affari così come il grossista, il produttore e tutti i suoi dipendenti. Quindi questi benedetti 20 MLD devono essere reivestiti. Come ha previsto il prof. la fase degli investimenti, ovvero la reimmissione della liquidità nel mercato per favorire lo sviluppo? Udite, udite: creando il fondo per le piccole imprese, dal quale le banche potranno attingere per garantire con lo Stato i prestiti che faranno. Insomma i 20 MLD transiteranno dalle casse statali a quelle bancarie e da queste a quelle delle imprese. Geniale. Qualcuno si chiede: ma perchè lo Stato non ha finanziato direttamente le piccole imprese senza passare per le banche? Non sarebbe stato più semplice?
Perchè corrispondere un tasso d’interesse sul prestito che viene fatto in base ad un capitale generato dalle tasche degli stessi cittadini?

Abbiamo spiegato perchè i mercati hanno ripreso fiducia: gli speculatori conoscono bene il meccanismo e con questa iniezione da 20 MLD “fruscianti” il risultato è garantito.
Quindi il diabolico professore è riuscito a creare le condizioni affinchè gli italiani si

Per approfondire il meccanismo della riserva frazionaria:
http://it.wikipedia.org/wiki/Riserva_frazionaria
Shylock Planetario – il prestito, il debito e la riserva frazionaria
Per approfondire la manovra sul fondo salva imprese-ingrassa banche:
Corriere.it Banche, prestiti con garanzia dello stato
Per approfondire la riserva frazionaria e il North Dakota:
Debito pubblico? La banca del North Dakota è differente




