La vera causa del dilagare delle separazioni

Il bisogno d’importanza dell’uomo è spesso patologico.

Pretendere di avere sempre ragione è un comportamento infantile e irrazionale.

Avevo sempre pensato che la causa del dilagare delle separazioni e dei divorzi fosse la netta caduta dell’attrazione erotica dopo il primo o secondo anno di matrimonio, ma ora posso affermare che questa causa è soltanto accessoria.

La principale causa delle separazioni sono le liti continue nella coppia, liti cheil più delle volte cominciano per delle stupidaggini.

Un amico mi ha raccontato un sogno in cui discuteva con la moglie a proposito del frigorifero che aveva lo sportello difettoso per cui bisognava chiuderlo con attenzione altrimenti consumava molta corrente. La moglie, invece, come al solito  sottovalutava il problema. Improvvisamente il marito è andato su tutte le furie: “Fosse una volta che sei d’accordo con me. Ha fatto bene quel tizio che ha strappato i documenti della moglie mentre erano all’aeroporto e se n’è andato”.  Il sogno si riferiva a un fatto realmente accaduto che aveva letto la sera precedente.

Cosa c’entra il frigorifero? Serve a ricordare che si litiga spesso per delle sciocchezze. Si comincia con un normale ragionamento e poi la discussione degenera. Perché le discussioni si trasformano spesso in liti furibonde? Ed è mai possibile che in una lite si possa arrivare a strappare le carte di viaggio mentre si è all’estero. Purtroppo, nelle liti si può fare questo e anche peggio.

Quando si litiga l’uomo (ma spesso anche la donna) diventa una bestia furiosa e comincia a gridare a voce sempre più alta. A volte le liti in famiglia degerano in… coltellate.

Come ho spiegato nei miei libri ed ebook quando si è soggetti alla rabbia, viene totalmente escluso l’emisfero sinistro del cervello, quello del buon senso per intenderci, e persino la persona più seria dice cose mostruose nei riguardi del partner e a volte si arriva alle mani.

Ma perché si litiga? Per capirlo a fondo dobbiamo partire dal fidanzamento, anzi dall’innamoramento. Perché un uomo s’innamora di quella particolare donna e non di un’altra. A parte l’attrazione fisica che è una cosa spontanea, cosa succede quando i due fidanzati cominciano a frequentarsi?

La donna, se ritiene che il ragazzo sia un buon partito, comincia a dirgli sempre si, o quasi sempre, e porta alle stelle il senso d’importanza del suo uomo. Il bisogno d’importanza è secondo me ancora più importante degli altri cinque bisogni, soprattutto nel maschio. L’uomo si deprime e ammala anche gravemente quando sente di non valere nulla, quando si sente rifiutato, quando si sente tradito, quando si sente contrariato, quando viene abbandonato, quando fallisce. Il bisogno di importanza, o di approvazione, o di successo, o di autostima, quando non viene realizzato, sfocia nell’effetto Muzio Scevola.

E cosa succede poi nel matrimonio? Non appena sposati, la donna smette di dire sempre si e comincia a contestare il marito. Ci sono a volte ragioni molto valide per farlo, come quando il marito ha il vizio del gioco d’azzardo, quando la trascura per altre donne, e così via. Ma la maggior parte dei litigi iniziano sempre per una disattenzione come la porta del frigorifero aperta o per il tubetto del dentrificio aperto, insomma per delle stupidaggini.

Ma qui non voglio neanche discutere dei motivi giusti o sbagliati dei litigi. Ciò perché le cause sono veramente tante quante le coppie che si separano. In realtà, la causa delle separazioni non sono i litigi in sé, che del resto non si possono evitare. Possiamo anzi affermare che i litigi sono persino utili, almeno fino a un certo punto, perché servono a ripristinare il rispetto reciproco e l’attrazione erotica…

I litigi sono quasi inevitabili e perciò è assolutamente necessario imparare a gestirli.

Cosa deve fare la moglie quando il marito s’infuria? A scanso di equivoci, premetto che questi consigli sono rivolti soltanto alle donne che non vogliono perdere il marito, e non valgono per quelle che sono pronte a trovarsene un altro.

In generale, quando qualcuno è arrabbiato e comincia ad alzare la voce, sia esso il marito, o la moglie, il figlio, o la figlia, o una persona qualsiasi, occorre ricordarsi che è l’adrenalina che lo fa gridare e quindi è come un ubriaco sotto l’effetto dell’alcool: non è pienamente cosciente di quello che dice o che fa. In queste condizioni non è possibile farlo ragionare. Il suo buon senso è scomparso, la sua serietà è scomparsa, il rispetto per gli altri è messo sotto i piedi.

Chi alza la voce non ne conosce il motivo vero, sa soltanto che non accetta di essere contraddetto. Il motivo inconscio è che vuole avere sempre ragione. Avere ragione è importantissimo perché serve a confermare il proprio bisogno d’importanza quando viene messo in discussione.

Caro amico (o cara amica), ti assicuro che se capisci che ti arrabbi soltanto perché vuoi avere ragione, e non perché odi tua moglie (o tuo marito), guarisci all’istante! Infatti, pretendere di avere ragione è un atteggiamento tipicamente infantile, ossia irrazionale.

E invece cosa fanno le care mogliettine? Non appena il marito alza la voce, non gliela danno vinta: ribattono colpo su colpo e le grida si sentono per tutto il palazzo. E così l’adrenalina aumenta anziché esaurirsi!

Se la cosa più importante per te, cara lettrice, è restare insieme a tuo marito, devi smettere di rispondere colpo su colpo: non devi dire assolutamente nulla. Devi zittire. Devi fare la mummia. Devi lasciarlo sfogare fino ad esaurimento della  rabbia, anche se dice cose ingiuste e non vere.

Quando la rabbia si sarà esaurita, sono proprio le sconcezze che aveva gridato quand’era arrabbiato a farlo sentire in colpa e a fargli abbassare la cresta. Guai però a farglielo pesare, guai a rinfacciargli i suoi torti. E soprattutto non farlo mai quando si è calmato altrimenti la guerra ricomincia.

Se hai a cuore la tua vita familiare, se restare insieme nonostante tutto occupa il primo posto nella scala dei tuoi valori, fallo sfogare e resta zitta. Vedrai che una volta consumata l’adrenalina, lui diventa contrito e affettuoso. Soltanto a tempo debito potrai riprendere la discussione ricordandoti però sempre del bisogno d’importanza patologico del tuo uomo, anzi di tutti gli uomini…

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