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La vera Magia di Once Upon a Time.

Creato il 05 dicembre 2012 da Sgruntreviews
La vera Magia di Once Upon a Time.Sono due anni che Once Upon a Time va in onda ogni domenica sul canale della ABC raccontandoci in pillole la classica fiaba, ma in un ottica del tutto nuova.
All’inizio questa serie televisiva aveva lasciato tutti un po’ sorpresi per questa direzione così disneyiana, ma in poche puntate è riuscita non solo a scacciare i dubbi, ma anche a riconfermarsi per la seconda stagione. In poco tempo ha raccolto consensi da parte della critica (sul sito statunitense della Metacritic ha raccolto un punteggio pari a 66 su 100) e ovviamente consensi anche a livello di ascolti (13 milioni di spettatori nella prima puntata con una media di 9-10 milioni nella prima stagione).
La formula magica? Sicuramente la sceneggiatura, ben pensata e scritta da Adam Horowitz e Edward Kitsis, che avevano pensato a questo stile di narrazione circa otto anni fa, ma nel frattempo si sono fatti le spalle con un progetto rivoluzionario e innovativo come Lost. Essi hanno preso le favole per amore del “mistero e dell'emozione nell'esplorare tanti mondi diversi” (come loro stessi hanno ammesso più volte), ma la differenza con Lost e il collante principale della serie non è incentrato sulla Redenzione ma sulla Speranza. Da questo presupposto, i personaggi vengono prima della mitologia e/o storia a cui sono intrecciati e di conseguenza vengono in parte sradicati dal loro contesto e isolati nelle loro caratteristiche. In seguito si sono cominciati a porre (delle giuste) domande quali “Come rendere vere queste icone? come possiamo raccontare la loro storia?”. Partendo da questo, hanno posizionato i vari personaggi come in una partita a scacchi, episodio dopo episodio li hanno mossi verso nuove direzioni, così facendo, gradualmente gli spettatori hanno incontrato vecchi “amici”, ma in nuove situazioni.

La vera Magia di Once Upon a Time.

Once Upon A Time

La puntata pilota è comincia proprio lì dove finisce (mossa altrettanto astuta) “E vissero per sempre felici e contenti” facendo vedere tutto quello che in un certo senso vorrebbero vedere i fan ingenerale “in che cosa consiste per loro questo felici e contenti? Che cosa può succedere ancora?” . Quindi hanno preso il finale di Biancaneve e non lo hanno allungato (come si potrebbe facilmente dire), ma lo hanno arricchito di quello che indubbiamente è la linfa dell’intero show, il mondo delle favole (una grandissima quantità di personaggi!) che permette una certa possibilità di manovra e di mescolare le carte in tavola (come ci dimostra sopratutto quest’ultima stagione) e di rivisitare così molte sfaccettature che per divulgazione e male informazione non sono mai state rese note. Perché un altro pregio della serie e che non si rifà esclusivamente al mondo Disney-cinematografico-collettivo, ma va a sondare le intenzioni di Carroll quando ci mostra il Cappellaio Matto e il suo Mondo delle Meraviglie, oppure nel riportare in scena Tremotino, così ben scritto dai Fratelli Grimm.
Ma per raccontare una storia con questi personaggi-icone bisogna stare molto attenti, perché è vero che sono rivisitazioni, ma la possibilità di cambiare qualcosa che è molto forte nell’identità del personaggio è pericoloso... Potrebbe suscitare rivolte!!!
In aiuto a ciò arriva l’ennesimo espediente drammaturgico, equilibrare il mito con l’umano prima di stravolgere troppo i destini di questi personaggi. I conflitti all’interno delle fiabe sono celati ma presenti per natura, quindi l’alternanza tra la cittadina di Storybrooke e il mondo delle fiabe è la giusta dose per non stravolgere quello che è risaputo. In realtà in ogni puntata vediamo sempre lotte interiori, sentimenti che si scontrano, sete di potere che prevalicano.
Viene descritto ed elaborato un sentimento che poi si alterna di volta in volta, un po’ nella contemporaneità e un po’ riallacciandosi alla “vecchia” fiaba.
Il risultato di questa grande e complessa pozione è stata prendere il mondo del fantasy che va bene per tutte le età (poiché tutti conoscono le favole) e permette di appassionarsi all’ennesima lotta di bene e male, lasciando che la speranza guidi i nostri eroi e metta in ombra i cattivi.
Alla prossima settimana!!!

Sherwill
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