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La vera storia di Carlos Marcello a "Padrini" stasera su Crime+Investigation (Sky 117)

Creato il 22 gennaio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
Che la mafia siciliana in America mise radici a New Orleans prima che in qualsiasi altra città non è un fatto noto a tutti. Arrivato negli USA da piccolissimo, Carlos Marcello, al secolo Calogero Minacori, era figlio di emigrati di Ravanusa, un piccolo paese in provincia di Agrigento. A questa figura chiave della malavita americana è dedicata la puntata di Padrini in onda su Crime+Investigation HD (Sky 117) stasera alle ore 23.00. Per decenni Marcello fu il boss incontrastato della criminalità organizzata del Sud. Controllava Louisiana, Mississippi, Florida, Alabama e Texas su cui governava con pugno di ferro, utilizzando i suoi soldi e il suo potere per avere in cambio fedeltà e favori da parte di politici, giudici e capi della polizia.
Tutto fila liscio finché la sua strada non incrocia quella dei Kennedy. Nel 1959 Robert e John Kennedy erano parte di una commissione che indagava sui rapporti tra i sindacati e la criminalità organizzata. I due interrogarono Marcello che più volte invocò il quinto emendamento rifiutandosi di rispondere alle domande sui suoi rapporti con la criminalità e sul suo passato. Fu in quell'occasione che Robert Kennedy pubblicamente fece presente a Marcello che sarebbe diventato obiettivo di ulteriori indagini. Nel 1961, non appena divenne Attorney General (Ministro della Giustizia), Robert Kennedy fece in modo che Carlos Marcello fosse deportato in Guatemala in condizioni che avrebbero messo a rischio la sua vita.
Ma passarono solo pochi giorni e il boss era di nuovo a New Orleans, deciso a vendicarsi. Marcello sapeva che i Kennedy volevano distruggere lui e il suo impero: si trattava di una battaglia all'ultimo sangue da condurre nella migliore tradizione di Cosa Nostra. La commissione Warren, incaricata di indagare sull'assassinio Kennedy, non riconobbe il coinvolgimento della criminalità organizzata nella vicenda e, incapace di capire la struttura e i meccanismi che regolano Cosa Nostra, sottovalutò il potere di Carlos Marcello. Il Congresso invece, è arrivato a sospettare Marcello di aver partecipato a una cospirazione volta a uccidere il Presidente degli Stati Uniti.

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