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La vera storia di Topolino: Mikey Mouse ha origini napoletane!

Creato il 10 settembre 2014 da Vesuviolive

Mikey Mouse Napoletano

Navigando in rete si scoprono storie al limite dell’incredulità, come quella che attribuisce la paternità di Topolino ad un Napoletano, proprietario di un’azienda di sciroppi e liquori con sede a Caivano, nata nei primi anni ‘20 del secolo scorso. A quanto pare questa storia sembra essere abbastanza conosciuta nell’ambiente e numerosi storici ed intellettuali hanno indagato sull’effettiva credibilità di una simile teoria. Da Angelo Forgione a Marco Rossano, da Ruggero Guarini all’archivio Flavio Beninati, la lista di coloro che si sono occupati delle origini partenopee di Topolino sembra essere piuttosto lunga e nutrita.

Dalle ricerche effettuate sembra proprio che il Topo del visionario Walt Disney abbia in realtà numerosi punti di contatto con quello stampato sulle etichette dell’azienda “La Sorgente” di Carmine Cammardella. Gambe esili, coda lunga, pantaloncini corti e grandi bottoni sulle tasche, guanti e grandi occhioni: insomma un sosia perfetto del famosissimo “Mickey Mouse” statunitense, nato però ben sette anni prima del suo gemello.

sorgente topolino

La leggenda vuole che il disegno napoletano sarebbe nato dalla mano e dalla fantasia di Michele Sòrece, ispirato proprio dal suo nome. Sòrece, partito a metà degli anni ‘20 per trovare fortuna negli Stati Uniti, una volta giunto in terra americana avrebbe conosciuto un giovane e ambizioso Walter Elias, meglio conosciuto al grande pubblico come Walt Elias Disney. Ma dalle ricerche effettuate da Forgione pare non sia emerso alcun documento a riprova di una simile ipotesi. Non esiste infatti alcun Michele Sòrece emigrato negli Usa, si potrebbe quindi pensare che tutta questa storia sia stata costruita a mestiere.

Molto più probabile invece che a disegnare il topolino sia stato un illustratore dell’epoca, Quirino Cristiani, nato in Italia negli ultimi anni dell’800 ed emigrato in Argentina per circa 5 anni. Quirino, famoso grafico di inizio secolo, fu contattato da Cammardella per realizzare un logo facile da ricordare. In un’epoca come quella, dove la maggior parte dei consumatori non sapeva leggere, era importante contare su un’immagine forte capace di identificare il prodotto.

La-Sorgente

La nipote di Carmine Carmadella, attualmente proprietaria dell’azienda, ha così commentato la questione: «Era un’epoca molto diversa dalla nostra – dice – in cui l’ultima cosa che mio nonno avrebbe pensato di fare, sarebbe stata quella di andare a vedere cosa si faceva negli Stati Uniti, o che aria tirasse in America in materia di marchi, mentre era intento a preparare con amorevole cura il suo Anice Reale da distribuire nei bar e nei caffè di Napoli. La scelta di un topolino come simbolo dell’azienda è dunque stata assolutamente casuale, nata dalla penna di un disegnatore a cui mio nonno aveva commissionato appunto un disegno che potesse diventare il marchio della antica ditta “La Sorgente”. Tutto quello che è successo dopo è noto a tutto il mondo, ma come siano andate esattamente le cose nessuno lo sa; so che questo disegnatore, emigrato in America in cerca di maggiore fortuna, si sia poi imbattuto in quello che sarebbe diventato il padre di Mickey Mouse a cui, per riconoscenza, avrebbe donato una bottiglia di quell’Anice Reale napoletano con su disegnato un topolino».

A quanto pare a supporto di una simile teoria esiste più di una prova che ci permette di dire, con una certa credibilità, che topolino sia proprio nato a Napoli per trasferirsi solo qualche anno più tardi, nell’America del boom economico e del sogno imprenditoriale!


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