Ai tempi di internet il confine tra vero e verosimile può facilmente essere sorpassato dando origine alla diffusione di informazioni errate, non veritiere.
Dal caso di Tiger Woods alla presunta morte di Owen Wilson, complice troppo spesso la priorità data alla tempestività rispetto alla qualità dell’informazione, i casi di “bufale” anche da parte di media autorevoli non sono davvero mancati.
Anche la costruzione di notizie costruite ad hoc per creare buzz intorno ad un marchio, un prodotto, sono una realtà che il caso di Klaus Davi ha evidenziato.
D’attualità ed interesse dunque la mappa realizzata da Online Journalism come strumento, guida, dei criteri da seguire per la verifica delle informazioni online.
Suddivisa in tre aree principali: contenuto, contesto e codice, suggerisce quelli che possono essere gli elementi basici da seguire per la verifica delle notizie prima della loro diffusione.
Come ricordava pochi giorni fa Arthur Sulzberger, Direttore del NYT, “Le menzogne sul web si diffondono molto più rapidamente della verita”, è indubbiamente anche questo un ulteriore criterio generale da ricordare per i giornalisti e per tutti coloro che desiderano fare informazione con serietà.