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La verita’

Da Oichebelcastello

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VERITA’

Una vecchia canzone di C. Caselli inizia così : “la verità mi fa male lo sai…”.
Da piccoli scopriamo subito le incongruenze della vita.
I genitori propinano il falso e poi pretendono la verità. Vi faccio un esempio :
– Babbo Natale
Chi di noi non ha scritto una letterina a Babbo Natale ?
No tranquilli.. ! Non è questo il nocciolo della questione. Sarebbe troppo semplice.
E’ ancora più difficile. Voglio affrontare il tema dell’approccio con la verità.
Ritengo che ognuno di noi si sia preparato una sorta di timbro, come quelli di gomma autocostruiti, vi danno tutte le letterine di gomma, le appiccicate allo scheletro di plastica e…vi formate un bel timbro con la vostra scritta.
Ci sarà chi scrive “APPROVATO” , “VISTO” , “DA RICONTROLLARE” , “BOCCIATO” oppure “ACCETTATO CON RISERVA”.
Quando vi arriva un amico o un parente ecco che avete il timbro pronto con la vostra verità e lo stamperete sulla fronte del malcapitato.
Magari non voleva la vostra verità, ma ormai gliel’avete già stampigliata.
Così va il mondo.
Ognuno ha una sua verità, guai a confonderla o mescolarla con la verità di altri.
Se anche la verità non c’è, sono pronti dei surrogati.
Non abbiamo la verità su Piazza Fontana ?
Ecco pronti i falsi e questi poi diventano verità.
Es. “tanto lo sanno e non lo dicono” , “è un mistero e non verrà mai a galla” , “c’era lo zampino della mafia” , “tutta colpa dei servizi segreti americani” ecc.
Ritengo che il nostro mondo è calibrato sul razionale e si deve appoggiare su certezze, se non esistono devono essere costruite.
Siamo programmati per avere impegni, scadenze, tutto sapientemente determinato.
Se poi le “certezze” non sono la verità, la cosa non ha molta importanza.
Chi si è costruito la propria verità ha le sue certezze, non può confrontarle con altri, teme possano essere messe in discussione. Ne va del suo operato, dei suoi valori, del suo vissuto. Troppa roba!!!

Certi programmi in televisione mi hanno dato lo spunto per scrivere questo post.
Mi riferisco alle eterne liti tra politici, giornalisti, economisti, manager, filosofi ecc.
Tutti hanno ragione, la loro.
Sono fantastici.
Soprattutto quando sciorinano dati, e questi avvalorano le loro tesi, magari però hanno isolato l’analisi ad un arco temporale e il solito grafico che ne deriva sostiene perfettamente il ragionamento.
Mi chiedo sinceramente a cosa può servire ad un cittadino scoprire piano piano gli arcani nascosti dietro la gestione di appalti pubblici, gestione INPS, Quirinale, Asl, regioni ecc.
L’effetto è molto simile a quello di scoprire lentamente il sottanone della nonna alla velocità di un millimetro l’anno. Dopo dieci centimetri anche i più scafati capiranno che sotto c’è un altra sottana, il reggicalze e chissà quanta altra roba prima di arrivare alla ciccia.
La ricetta potrebbe essere qualcosa di eclatante, una bella botta di vita, si chiama :
“TRASPARENZA”, si tratterebbe di modificare il tessuto del sottanone, molto più della verità!
Un impegno a fare le cose per bene, dare la possibilità ai cittadini di verificare veramente se è stato fatto il possibile e a “regola d’arte”.
“Verba volant, scripta manent” Dal nulla allo scritto, un passaggio epocale, per tutti.
Scusate amici, oggi mi son proprio levato male, forse sto ancora sognando.
Mi aspetto commenti e non mi dite che non si può fare. Io voglio sapere solo quando si farà.


Archiviato in:Economia e modelli di sviluppo, Riflessioni Tagged: pensieri, riflessioni

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