Con un filo di malizia mi sono domandato se i motivi di queste visioni tanto differenti tra loro potessero essere scaturite da esigenze diverse da quelle puramente scientifiche. Consideriamo infatti che dietro ogni “advisor/bollettino economico/informazione economica notiziabile” si muovono capitali molto ingenti che possono influenzare scelte strategiche sia in termini di investimenti che in un’ottica di equilibrio geo-politico.
Questo per affermare che anche una previsione “sbagliata”, intesa come “non conforme ad un’oggettiva realtà economico-finanziaria, produttiva, occupazionale, etc di un dato Paese/Azienda” è in grado di causare delle gravi implicazioni sul suo sviluppo e sulla sua crescita … olimpionicamente più importanti di colui che le ha affermate.
Ed è per questo motivo, che molte volte, si è tentati a ripetere la famosa frase latina (Seneca): “Cui prodest?” (A chi giova tutto ciò?). Non per voler pensar male a tutti i costi, ma per agire con la massima consapevolezza rispetto agli strumenti che abbiamo a disposizione.
Breve parentesi a tal proposito. Vorrei ringraziare tutte le persone che nei giorni scorsi mi hanno inviato mail esternando le loro considerazioni in merito a “previsioni poco previdenti”; anzi vi invito nuovamente a vincere il timore del Public Writing e scrivere direttamente su questo blog lasciando un commento, così da condividere un dibattito e favorire lo scambio di idee tra i tanti lettori.
In questa arena di considerazioni più o meno ottimistiche, credo vi siano tre passaggi obbligati o note dolenti che necessariamente chi lavora nelle “stanze dei bottoni” dovrà affrontare e risolvere al meglio, e penso che la qualità della risposta a tali problematiche potrà fornirci delle importanti indicazioni sulla stabilità del nostro sistema economico, o almeno come l’abbiamo inteso fino ad oggi.
Il compianto Mike Bongiorno direbbe, le 3 buste con le domande riguardano:
- Debito USA ed area Euro… ed ovviamente i Paesi detentori del loro debito!
- Instabilità politica ed economica di un territorio che parte dal Magreb, attraversa il Sahara, punta verso il Medio Oriente ridiscende verso il corno d’Africa passando per la penisola Arabica ed arriva nella regione dell’Afpak (Afghanistan e Pakistan), per chiarezza non mi riferisco al terrorismo di matrice religiosa;
- Approvvigionamento energetico ed alimentare.
Non sono un fan del Dr. Doom – l’economista USA Mr. Roubini, noto come Dr. Catastrofe – ma un’attenta considerazione sui tre punti elencati, credo sia quanto meno opportuna.
I forti cambiamenti se da un lato generano smarrimento e qualche timore, dal lato opposto creano situazioni molto interessanti, in poche parole come trasformare un problema in una grande opportunità, e questo è assolutamente alla portata di tutti o meglio di tutti quelli che credono che sia possibile essere artefici del proprio destino attraverso le proprie capacità: quelli che chiamo Investitori Accorti, l’esatto contrario degli Investitori Assorti.
Mentre i primi filtrano le informazioni attraverso la propria competenza e l’adeguata formazione per compiere scelte consapevoli calibrate alla loro situazione e così capitalizzarne benefici, gli altri vengono “intossicati” dall’enormità di informazioni che provengono dall’esterno, lasciandosi veicolare su scelte da loro “non scelte” e per giunta inadeguate!
Essere Investitore Accorto non è un dono della Divinità o un gene che appartiene al nostro DNA, è una competenza e come tale la si può apprendere, basta semplicemente decidere di cogliere l’opportunità ed impegnarsi. Stop!
Quindi se vuoi migliorare esponenzialmente il tuo approccio col denaro, la tua capacità di aumentare le entrate, di gestire ed investire al meglio i risparmi, ti invito a partecipare al nuovo ed ancora più efficace corso di INTELLIGENZA FINANZIARIA – 1 e 2 febbraio 2013 a Reggio Emilia condotto personalmente da Roberto Pesce.
Visto il grande successo di adesioni vi sarà un ulteriore seminario questa volta a Milano dopo tre settimane, i successivi venerdì 22 e sabato 23 febbraio, affrettati ad iscriverti perché in base alla capienza degli spazi congressuali prenotati sono rimasti pochissimi posti disponibili.
Ecco allora l’analisi dei consueti tre indici (FTSEMIB – S&P 500 e NASDAQ) su base mensile e settimanale.
I grafici su base mensile visualizzano un orizzonte temporale di quattro anni ed ogni candela rappresenta un mese completo, ragione quest’ultima che determina l’analisi dei pattern al mese di dicembre 2012.
FTSE MIB MONTHLY
La rottura del triplo massimo in area 17.000 punti spinge l’indice verso la resistenza che sfiora i 19.000; oltrepassato questo livello si uscirebbe fuori dal trading range che perdura da agosto 2011. L’operatività verrà fortemente influenzata da fattori esterni: in primis le elezioni politiche nazionali il prossimo febbraio.
S&P 500 MONTHLY
Se il livello in area 1400 punti prosegue la sua funzione di supporto ed il prossimo massimo supera 1500, la fase rialzista riprende forza.
Operatività: anche in questo caso la politica gioca un ruolo di prim’ordine: Obama & Fiscal cliff!
NASDAQ MONTHLY
Come evidenziato sul pattern per quanto i due massimi e i due minimi consecutivi siano crescenti fra loro, e quindi fase rialzista, lo sono di una manciata di punti; pertanto un ritracciamento così profondo, potrebbe far presagire un erosione del trend.
FTSE MIB CORE
In questo pattern con time frame core (2 anni settimanale) si può apprezzare meglio la rottura della resistenza del trading range a 17.000. Se è vero che è un chiaro elemento rialzista, la cautela è d’obbligo ancora per qualche settimana.
S&P 500 CORE
Dopo un minimo di fine novembre inizio dicembre che lasciava presagire l’inizio di una fase orso, la rottura dell’adiacente massimo dell’anno, ha permesso guadagni ai tori… quanto merito alle dichiarazioni sul fiscal cliff?
Il supporto a 1400 assume una forte valenza tecnica
NASDAQ CORE
L’ultima candela settimanale si posiziona sui massimi di marzo/aprile 2012, ma comunque sotto il massimo dell’anno che ha sfiorato quota 3200 pti, solo una forte violazione di quel livello getterebbe le basi per una ripartenza di una fase rialzista.
Un saluto particolare ai fortunati corsisti del nuovo corso di INTELLIGENZA FINANZIARIA ed un invito a tutti i lettori di lasciare un commento.
A presto!
Enrico Vigo