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La verità, di Daniele Finzi Pasca

Creato il 01 gennaio 2015 da Valeria Vite @Valivi92

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La recensione di oggi è un articolo clandestino perché in questo momento, anziché dedicarmi alla scrittura, dovrei studiare per l’esame di letteratura italiana. Siccome ho bisogno di una pausa (e siccome Dante mi ha un po’ stancato, in quanto non sto studiando altro da giorni), eccomi qui a recensire uno spettacolo teatrale cui ho assistito qualche giorno fa. Lunedì 29 dicebre 2014 mi sono infatti recata al Teatro Strehler, del Piccolo Teatro di Milano, per assistere a La verità, uno spettacolo acrobatico scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca.

Lo show è stato realizzato per portare in scena un imponente telone, realizzato da Salvador Dalì come scenografia per una messa in scena di Tristano e Isotta degli anni Quaranta. Il fondale scenico rappresenta i due innamorati secondo il celebre stile surreale di Dalì: Isotta indossa un manto blu come quelli indossati dalla Madonna e le sue membra si stanno sciogliendo, il capo di Tristano è invece coperto da un soffione i cui petali rappresenterebbero gli spermatozoi; entrambi gli amanti hanno le mani sproporzionate, e le loro lunghe ombre oblique sono proiettate sul terreno di un paesaggio surreale.

Nella finzione narrativa lo sfondo è venduto ad un’asta per sostenere un ricovero per acrobati anziani ma lo spettacolo, invece di basarsi su una vera e propria trama, è costituito da un susseguirsi di numeri acrobatici in cui vengono accostati scenografie, oggetti di scena e costumi surreali.

Lo sviluppo di questo spettacolo non può essere riassunto per la massiccia presenza di elementi surreali e perché è impossibile raccontare la stupefacente maestria con cui gli acrobati si muovevano sul palcoscenico o si libravano sopra di esso. Oltre agli spettacolari numeri circensi sono stati messi in scena intermezzi musicali e due balletti, uno all’inizio e uno alla fine dell’opera, che non mi sono particolarmente piaciuti perché era evidente che gli artisti erano acrobati provetti, ma non esperti ballerini. Nel complesso l’opera mi è piaciuta molto e spero di avere ancora l’occasione di assistere ad uno spettacolo acrobatico.

Lo spettacolo prevedeva anche alcune scene di recitazione, durante le quali veniva rivelato che il titolo dello spettacolo, La verità, deriva dal fatto che gli acrobati soffrono realmente sul palcoscenico. Gli artisti coinvolti provenivano da ogni parte del mondo, per cui alcuni recitavano nella propria lingua madre creando un’atmosfera suggestiva.

Lo spettacolo è in scena al Piccolo Teatro Strehler sino all’ 11 gennaio 2015. Terminatata la recensione, cari lettori, non mi resta che tornare a studiare. Auguratemi in bocca al lupo per gli esami!

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