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La verità sul Personal Branding

Creato il 14 giugno 2011 da Experteer

La verità sul Personal BrandingSe siete in fase di ricerca di un nuovo lavoro e la sola idea del Personal Branding vi fa venire il mal di testa, allora è arrivato il momento di fare un passo indietro e osservare il tutto da una prospettiva diversa. Tutti ormai sanno che il processo di selezione per un nuovo lavoro richiede doti spiccate di self-marketing: l’arte di vendere se stessi usando strategie di marketing; per questo motivo, il Personal Branding gioca un ruolo primario in questa fase. Se già non lo sapevate, ecco alcune informazioni da tenere in considerazione:

Non c’è niente di nuovo sotto il sole

Nel 1997, Tom Peters, noto economista americano, ha introdotto per la prima volta il concetto di Personal Branding, nel suo articolo per il giornale Fast Company. Da allora, quest’idea ha acquisito sempre più rilevanza. In realtà,  il concetto non ha nulla di nuovo. Da sempre, infatti, il candidato in fase di ricerca di un nuovo lavoro adotta strategie per promuovere la sua posizione e dare un’immagine di sè che sia in linea con il profilo ricercato.

Il tuo Personal Brand ti segue ovunque

Che ne siate consapevoli o no, che stiate investendo del tempo per crearlo o no, è utile sapere che ognuno di noi ha il suo unico Personal Brand innato. Capire il perché è molto semplice: siamo tutti esseri umani che si approcciano a contesti sociali diversi in maniera personale. Questo diverso approccio dà  agli atri uno spunto per assegnarci un’etichetta. La domanda peró è: lasciate che sia il caso a stabilire quale etichetta vi si addice o siete in grado di condizionare il modo in cui vi percepiscono gli altri?

Devi conoscere e aver fiducia nel “prodotto” prima di iniziare a sponsorizzarlo

Come in tutte le campagne di marketing che si rispettino, il focus principale è sul prodotto e su quanto si conosce del prodotto. Lo stesso vale per voi: quali sono i vostri punti di forza e di debolezza, quali sono i vostri valori e cosa vi distingue dagli altri, che vi rende più attrattivo agli occhi dei consulenti di ricerca e selezione? Una volta che siete riusciti a identificare tutti questi elementi, siete già a buon punto nel percorso di definizione del vostro Personal Brand sul mercato.

La chiave è la coerenza

Nella maggior parte dei casi, quello che voi pensate di voi stessi e quello che gli altri pensano di voi non coincidono. Il vostro compito è quello di cercare di ridurre il più possibile questa discrepanza d’idee. Se, per esempio, siete convinti di essere leader nati, dovete essere in grado di convincere anche le persone intorno a voi, poiché lavorare sul Personal Brand non significa costruire un’immagine falsa di voi stessi, bensí essere coerenti con voi stessi.

Il mondo del Web 2.0 è lo scenario perfetto

Fino a qualche tempo fa, la possibilità di rendere forte un marchio attraverso diversi canali di distribuzione media era solo un privilegio delle aziende. Adesso, anche voi potete prendere parte all’era del Web 2.0 e comunicare il vostro Personal Brand. Bisogna, però, essere molto cauti: i social media possono essere un buon alleato ma anche un terribile nemico.

Ci vuole tempo per creare un forte Personal Brand

Il processo per creare un Personal Brand di successo richiede del tempo. Come nel caso del networking, c’è bisogno di una strategia, precisamente una strategia che duri tutta la vita: quello che rappresentate è fondamentale per qualsiasi passo della vostra carriera, non solo in fase di ricerca di un nuovo lavoro.

Come sta procedendo la vostra campagna di Personal Branding?


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