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La verità sulla profezia del "papa nero"

Da Pensierospensierato @P3nsi3ro
Il mio articolo di ieri sull'elezione di Jorge Mario Bergoglio e sulla possibile correlazione tra questa elezione e la profezia di Malachia sulla fine del mondo è stato letto, tra ieri e oggi, da qualcosa come 1500 persone, oltre a essere stato linkato da aggregatori e siti d'informazione. Cosa che ovviamente mi ha fatto un immenso piacere.
Rileggendo il pezzo di ieri, però, mi sono accorta che, forse per la fretta di scrivere, ho tralasciato un particolare che però, alla luce di qualto esposto, rischia di diventare di fondamentale importanza.
Così oggi riprendo quell'articolo e, doverosamente, lo integro con altri elementi necessari alla sua comprensione.
Nel pezzo di ieri faccio riferimento, ancora una volta, alla famosa profezia di Malachia, chiedendomi: dunque, è lui il PAPA NERO della famosa profezia di Malachia di cui parlammo tempo fa?

verità sulla profezia

Eccola. La Profezia di Malachia


Allora. In verità, la profezia di Malachia nel suo testo integrale non fa affatto riferimento a un Papa nero. Dice semplicemente 

Petrus romanus, in persecutione extrema sacrae romanae ecclesiae sedebit Petrus romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibi transactis, civitas septis collis diruetur, ed Judex tremendus judicabit populum suum. Amen.
Secondo alcune tradizioni romane molto antiche, però, nella trascrizione delle profezie di Malachia sarebbe andato perduto un motto, Caput nigrum.
Però su questo motto ci sono due teorie abbastanza discordanti.
MALACHIA: DUE TEORIE
La prima teoria afferma che il motto caput nigrum doveva trovarsi prima di De gloria olivae. Quindi, secondo questa interpretazione, Ratzinger sarebbe stato Caput nigrum, mentre Pietro Romano De gloria olivae. Sullo stemma papale di Joseph Ratzinger si trovava proprio la testa di un moro, un antico simbolo della diocesi di Frisinga. Se così fosse, se il vero motto da associare a Benedetto XVI diventasse Caput nigrum, il motto De gloria olivae passerebbe al posto successivo, il centododicesimo, e si potrebbe riferire a un papa benedettino destinato a guidare la Chiesa negli ultimi tempi, quelli preannunciati da Malachia.
Secondo alcuni storici questa frase risulta essere un'aggiunta posteriore, addirittura del 1820: ma questo, se anche fosse, non intaccherebbe la nostra analisi perché quasi 200 anni di anticipo hanno comunque un'ottima validità profetica.
La seconda teoria vedrebbe invece il motto caput nigrum scritto subito dopo Petrus romanus, e quindi ad esso riferito, e questa profezia vedrebbe dunque Pietro romano, il Papa della fine del mondo, in qualche modo collegato con un caput nigrum. E abbiamo già visto ieri che caput nigrum potrebbe riferirsi, letteralmente, a un "capo nero", e si è fatta menzione del "Papa nero", come viene solitamente chiamato il capo spirituale dei Gesuiti (e Francesco I appartiene proprio a quest'Ordine).
Una precisazione però è doverosa. Gli studiosi che si occupano della profezia di Malachia si sono sempre chiesti cosa significhi questo passaggio, poichè il testo della profezia non specifica se il papa associato al motto De gloria olivae e Pietro il Romano siano da identificarsi nella stessa persona oppure in due persone distinte, e poi non specifica se, nel caso fossero due persone distinte, si tratti di due papi consequenziali, come per gli altri pontefici dell'elenco, o se invece fra loro potrebbero trovarsi altri papi.
In quest'ultima ipotesi risulterebbe impossibile stabilire quanto tempo potrebbe passare fra il centododicesimo papa e la caduta della Chiesa di Roma.
In fondo, dubbi sull'autenticità della profezia sono stati avanzati da più parti... il documento è considerato falso, anche da molte fonti ecclesiastiche. In primo luogo fa pensare che per quattrocento anni nessuno ne parli, compreso San Bernardo che compose la Vita di San Malachia. Certo non si può escludere che il documento sia rimasto sepolto negli archivi per secoli... Anche il fatto che l'elenco include degli antipapi sembrerebbe porre dubbi sulla sua autenticità. Un altro indizio importante a sfavore dell'autenticità è che i motti calzano con precisione notevole i rispettivi papi fino al 1590 e successivamente diventano calzanti soltanto con un notevolissimo sforzo creativo. Questa differenza di precisione potrebbe essere spiegata senza ricorrere a facoltà mistiche, ma ipotizzando più semplicemente che il documento sia stato scritto intorno al 1590, potendo quindi beneficiare della straordinaria chiaroveggenza tipica di chi scrive dopo che gli eventi "previsti" sono già avvenuti.
LA PROFEZIA DI NOSTRADAMUS
Riguardo la profezia del "caput nigrum", è stato citato anche Nostradamus, che avrebbe parlato di un caput nigrum...in realtà, ed è qui che ho commesso il mio errore per la fretta: non di un caput nigrum parla, ma di qualcos'altro.
Ecco la quartina che ho individuato. (X, 91)
L’an mil sei cento e nove il roman clero,
a capodanno farà lo scrutinio,
di uno della Compagnia grigio e nero,
che giammai ve ne fu un di più maligno.”
L’anno indicato (1609) ovviamente non si riferisce ai tempi moderni.
Ho provato a collocare quest'anno usando i vari calendari, ma non ho avuto alcun esito. Ho provato a scomporre i vari numeri citati (1000, 6, 100, 9), ma nulla da fare.
Allora sono andata in cerca di un sito che proponesse le quartine in lingua originale, in francesce, ed ecco che finalmente qualcosa di interessante è apparso.

verità sulla profezia

La Quartina X, 91.


Le quartine in lingua originale dicono così: l’an mil six cens et neuf
Sappiamo che Nostradamus divide la storia dell’Umanità in otto millenni, quindi la prima parte della data può leggersi come l’anno seimila. A questo punto mi viene in aiuto Luciano Sampietro (un nome, un programma!!) che nel suo libro dedicato proprio alle profezie di Nostradamus spiega che questo anno viene a coincidere con l’anno 2004.
Ora prendiamo cens. Può significare sia CENTO, che un verbo, derivante dal latino censere, calcolare, conteggiare (da qui la parola censimento), e quindi la "formula" diventa
calcola (cens) l’anno 2004 + 9 (neuf)
e, guarda un po', risulta 2013.
Il verso poi parla del capodanno, e ai tempi di Nostradamus in Francia l’anno iniziava con la Pasqua, e guarda caso il Papa è stato eletto alla fine dell’anno, prima della Pasqua (capo nel senso temporale indica sempre una delle due estremità dell’anno quindi o la fine o il principio).
Poi, la quartina ci dice che il nuovo Papa dovrebbe appartenere a una “Compagnia”. Come è noto, la Compagnia per eccellenza è quella di Gesù (Gesuiti), e l’attuale pontefice appartiene appunto a tale ordine religioso, che ha nei suoi colori proprio il grigio e il nero. Ecco dunque il mio errore: non aver considerato la quartina nella sua interezza, non si parla di un capo, ma di una compagnia grigia e nera... e già questo potrebbe bastare...
Ma siccome Ladyghost è Ladyghost (cioè una gran rompiscatole), sono andata oltre, e portato alla luce altre novità...
però...saranno materia di un prossimo post, perchè le cose preziose vanno mostrate poco alla volta!
Intanto, per facilitarvi un "ripasso", ecco i link dei miei precedenti post che trattano l'argomento-profezie.
PS. Ci sto prendendo gusto di nuovo e....annuntio vobis gaudium magnum: son tornata!
 
verità sulla profezia
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  1.  Le misteriose dimissioni del Papa 
  2. La profezia di Malachia 
  3. Elezione di Jorge Mario Bergoglio, Francesco I 

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