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La verità torna a galla: la lotta di classe esiste!

Creato il 11 dicembre 2014 da Gctorino
La verità torna a galla: la lotta di classe esiste!Le balle stanno a zero. Noi giovani siamo cresciuti con una politica di menzogne, ma in questi anni la crisi sta distruggendo la retorica della coesione sociale, degli interessi di 'tutti'.
Il capitale ha bisogno di ritrovare il profitto e per farlo, oltre alla guerra e all'aggressione imperialista, non conosce altro modo se non abbassare il costo del lavoro e mortificare i lavoratori per renderli mansueti e sottomessi. Con il governo Monti è iniziato il vero e proprio attacco frontale ai diritti di chi lavora: la riforma Fornero ha disinnescato la forza di tutela dell'Art. 18. Ma è con il governo Renzi che l'Italia sta davvero cercando di portare a compimento 'quello che ci chiede l'Europa'.
Il governo di centro sinistra, pienamente responsabile dal punto di vista politico, dopo anni di vuoto 'antiberlusconismo', ora si trova a gestire la crisi e solo l'abbattimento dei diritti e del costo del lavoro (accompagnati da una forte pressione da parte dell'alto livello di disoccupazione- esercito industriale di riserva) e la privatizzazione e mercificazione degli spazi pubblici può salvare il capitalismo europeo, impostandone una nuova e più efficace divisione del lavoro interna. A questo serve la legge di stabilità, che rappresenterà il sostanziale ritiro dello Stato dalla gestione dei servizi pubblici fondamentali.
A questo serve il Jobs Act, che livella verso il basso i diritti e cerca di spezzare il fronte dei lavoratori contrapponendoli gli uni agli altri: i 'garantiti' contro i non 'garantiti'.
Per questo il Partito Democratico, sia di maggioranza che di minoranza, è il principale nemico dei lavoratori oggi: il PD rappresenta il motore politico a servizio degli interessi del capitale che, ora ci è di nuovo chiaro, sono contrapposti e inconciliabili con quelli del lavoro e dei lavoratori.
In questi mesi i maggiori sindacati hanno finalmente indetto una giornata di sciopero generale perché si sono visti estromessi dai tavoli di concertazione ai quali erano abituati. Questo è un altro segno di una realtà che sta cambiando radicalmente e che lascia nelle mani dei lavoratori solo più uno strumento, quello della lotta.Occorre infatti partire dallo sciopero generale per costruire un fronte contro il PD e i suoi servi. Un fronte  dichiaratamente dalla parte del lavoro che denunci la contrapposizione e inconciliabilità degli interessi in campo. Occorre pensare ad un nuovo tipo di democrazia, che riparta dai luoghi di lavoro e che venga garantita a tutti i lavoratori. Occorre prepararsi ad uno scontro frontale con chi è al governo e con tutti quelli che rappresentano gli interessi del capitale che, sfruttando la crisi, cerca di riportare indietro la Storia di un centinaio di anni.

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