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La versione di North e del Pro12

Creato il 27 agosto 2013 da Rightrugby
La versione di North e del Pro12 "Il mio trasferimento in Premiership potrebbe essere il primo di tanti", parola di George North, l'ala gallese che aprile firmò il contratto che lo portava dagli Scarlets ai Northampton Saints. Una mossa che riportò a galla le tensioni tra le franchigie regionali che partecipano al Pro12 e la Welsh Rugby Union: motivo del contendere la disponibilità economica che non c'è per tenere testa agli appetiti inglesi e francesi. Tra un patto di collaborazione e l'altro, la realtà è che tanto gli Scarlets, quanto i Dragons, i Blues e gli Ospreys non possono essere competitivi sul mercato - piuttosto, circolò voce nella scorsa stagione che a Swansea avrebbero smantellato la società. 
Il giovane trequarti che è stato tra i protagonisti nel 6 Nations 2013 e con i British & Irish Lions nel tour australiano è stato intervistato da The Rugby Blog quando mancano meno di due settimane all'inizio dei campionati Oltremanica. North rilancia il timore che serpeggia in Galles di fronte all'esodo di alcuni atleti chiave: quest'anno, per esempio, sia Dan Lydiate che Jamie Roberts si sono aggregati al folto gruppo che presta servizio in Top 14, ma prova anche a rasserenare gli animi: "E' un'arma a doppio taglio il fatto che i tuoi giocatori migliori vadano a giocare altrove, non certamente al migliore immagine per il rugby gallese. Ma è anche una grande opportunità per i più giovani di mettersi in mostra nel Pro12". E nella conversazione ammette di non sentirsi pronto per la Francia, da qui la scelta per i Saints, facendo intendere che erano giunte offerte anche dal Top 14 ("Ho guardate alle diverse opzioni, ma credo che non fossi pronto per il grande passo in Francia"). 
Gli Scarlets hanno mantenuto in rosa Jonathan Davies e si sono aggiudicati la terza linea scozzese John Barclay per la stagione alle porte, giunto dai Glasgow Warriors, mentre il veterano tallonatore Matthew Rees è andato a Cardiff (dove è tornato da Tolone il pilone Gethin Jenkins: ci sono una Coppa del mondo all'orizzonte e biglietti da accaparrarsi per il campo), ma alle latitudini celtiche non è tempo di particolari investimenti, perché il futuro è incerto. Dall'anno prossimo Rabo Direct non sarà più sponsor del torneo e nemmeno se ne conosce la struttura, dato che c'è da intuire cosa accadrà con l'Italia: verrà rinnovato il rapporto tra il board celtico e la Fir? Le Zebre, la franchigia federale con base a Parma, si sono mosse sul mercato, con due inserimenti importanti in mediana come l'ex All Black Brendon Leonard e Tommaso Iannone, arrivato dalla Benetton Treviso che al contrario è rimasta più guardinga e non avrà più sulla propria panchina il sudafricano Franco Smith dopo il 2013/2014 - una mossa che in una situazione di dubbio totale su ciò che riserverà il prossimo futuro spinge a supporre che dal prossimo anno qualcosa cambierà e non sarà avvenimento di poco conto. 
Scrum.com ha provato a tracciare i profili degli acquisti migliori nel Pro12 - c'è anche Kris Burton, che ha lasciato la Marca per Newport. Tra tutti cita la seconda linea neozelandese, classe '83, Craig Clarke che dopo aver vinto il Super Rugby con i Chiefs è atterrato nel Connacht. La squadra di Galway è sempre un interessante laboratorio per testare giovani leve irlandesi affiancate dalla presenza di giocatori stranieri, ma a scorrere la lista si ha un'altra impressione: Zane Kirchner, Jimmy Gopperth e il promettente 24enne sudafricano Gerhard van der Heever. Gente che ci sa fare, specie i primi due chiamati al Leinster per rimpiazzare Isa Nacewa e Jonathan Sexton, ma pare passato un secolo da quando a Dublino giungevano, ad esempio, Rocky Elsom o Brad Thorn ed invece è storia recentissima. Ma storia, per l'appunto. 

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