La versione di Patuasia

Le elezioni politiche sono a un passo e, se a destra i giochi verranno definiti da uno, a sinistra è bene che si faccia chiarezza al più presto in quanto il dibattito sarà certamente più vivace e partecipato. Nel 2006 le forze progressiste-autonomiste avevano raggiunto il successo proprio in quanto larga coalizione sommata, va bene ricordarlo, a un rigurgito di orgoglio da parte di numerosi unionisti che male avevano digerito il rimpasto di Giunta con l’obbligata abdicazione di Carlo Perrin dal ruolo di Presidente. Questa destra è dannosa, incapace e farabutta occorre riunire le forze per vincere, nonostante i contrasti interni, le gelosie e le meschinità che caratterizzano tutti i partiti, ma non sono tutti uguali. Ci sono delle sfumature ed è su queste che bisogna credere. Restare con i piedi per terra è l’unico modo per sconfiggere questo clan mafioso che ha trasformato la Regione in un feudo di affari e clientela. Il Movimento 5 stelle, per sua natura, non aderirà mai a un apparentamento con altre forze politiche e posso capirlo, mi auguro che il senso della realtà possa dare ai suoi attivisti buoni consigli. Per un Movimento nato ieri, almeno in Valle, due maratone elettorali sarebbero a mio avviso troppe anche perché i grillini non disponendo di nessuna forma di finanziamento pubblico (indubbiamente un merito), sarebbero obbligati a una maggior presenza fisica sul territorio in sostituzione di altre forme di comunicazione più dispendiose e capillari come i manifesti, i dépliant, le cartoline elettorali, i santini… materiale invece a disposizione per gli altri partiti che di soldi ne hanno eccome. Fra i due appuntamenti elettorali del prossimo anno, quello regionale è per noi il più importante e il M5S in Consiglio regionale è l’unica novità che potrà cambiare qualcosa. Dunque, secondo me, è su questo che dovranno concentrare le loro forze che sono tante in quanto idealità e voglia di fare, insieme alle loro risorse economiche che sono ahimé pochissime. Per quanto riguarda il rinnovo del Parlamento italiano consiglierei ai simpatizzanti che sono in maggioranza di centrosinistra,  la libera scelta in modo da non disperdere quei voti che potrebbero fare la differenza.