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La versione di Patuasia

Creato il 21 marzo 2013 da Patuasia

Mi chiedono per chi tiferò alle regionali. Rispondo che le elezioni non possono essere paragonate a un campionato e quindi non tiferò per nessuno, ma osserverò molto e nutrirò delle speranze. Perché la politica non ha squadre contrapposte, ma visioni della vita che corrispondono ad altrettanti  modi di amministrare. La politica è avere degli obiettivi. E qual’è l’obiettivo principale per dare una svolta concreta alla Valle d’Aosta? Togliere di mezzo Rollandin. Rompere con una politica legata a doppio giro con gli affari, con il controllo capillare del territorio…, insomma si tratta di stoppare l’attuale gestione mafiosa. Ma la politica è numero. E’ somma di numeri. Dunque per governare e quindi per raggiungere il suddetto obiettivo sono necessarie delle alleanze. Alleanze che non sono inciuci, ma tattiche inevitabili, comportamenti sociali acquisiti in millenni di storia: ai primordi ci si ammazzava al primo incontro. ALPE-PD-UVP+ la Federazione della Sinistra è la coalizione che può competere contro l’attuale maggioranza. Che piaccia o no è così, a meno che non si scelga già da subito di andare per altri cinque anni all’opposizione. Non è il rinnovamento che molti si aspettano, ma può essere il primo passo: fuori Rollandin e la sua squadra di governo, si potrebbe cominciare a respirare un’aria magari satura di polveri sottili, ma libera dai metalli, in attesa di una brezza più consistente. Sarebbe auspicabile, anzi doveroso che le parole di rinnovamento in bocca ai vecchi notabili della politica trovassero giustificazione nei fatti. Che chi ha già governato lasci il suo posto a gente nuova per un necessario ricambio; un segnale molto richiesto che ridarebbe fiducia nella politica e nelle istituzioni. Prendiamo l’esempio non dalla Lombardia di Maroni, ma dal Lazio di Zingaretti. Mi auguro, inoltre, che vengano eletti due o tre cittadini del M5s, necessari per svolgere un sano ruolo di controllo.


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