Prendere o lasciare, il resto è frutto di attacchi subdoli del diavolo rosso, la magistratura. "Giustizia privata" sarebbe stato il titolo perfetto di questa barbara telenovela, ma purtroppo era già occupato e dunque si è optato per il più epico "la guerra dei venti anni" (e già me lo vedo tra qualche anno nei libri di storia).
Storia di un martirio nutrito di vittimmismo e innocentismo, storia ingenua e pulita di un gentil uomo disposto a riportare sulla retta via, una retta via di 57 mila euro, una pecorella smarrita e assolutamente "svezzata", almeno a detta dell'interessata.
In fondo quella pecorella smarrita poteva essere chiunque tra noi, ed è sempre rincuorante avere qualcuno disposto a salvarci.
E dunque più che una "guerra", si tratta di una vera e propria "vittoria" degli ultimi venti anni, una vittoria su tutti i fronti, popolare, mediatica, politica: perche' se a qualcuno ha fatto ribrezzo lo speciale di ieri sera, ad almeno il triplo dei telespettatori ha commosso, colpito, convinto.
E qualunque sia il verdetto (quello vero) di oggi, il giudizio sarà inevitabilmente uno: ASSOLTO.
Stefania Macrì