Magazine Cultura

La via del male – Grazia Deledda

Creato il 07 febbraio 2011 da Soloparolesparse

Da anni nel mio malloppo di “libri da leggere” raccoglie polvere uno di quei Mammut della Newton (che adoro) che nel caso specifico raccoglie dieci romanzi di Grazia Deledda.
Ho sempre temuto che l’autrice sarda nascondesse una pesantezza insostenibile e così ho rimandato per anni l’inizio della raccolta.
Ora che ho finalmente deciso di partire mi accorgo che naturalmente mi sbagliavo di grosso.

La via del male è uno splendido romanzo raccontato con una prosa lucida e coinvolgente.

La via del male – Grazia Deledda

Siamo nelle campagne del nuorese a cavallo del ’900 e Maria è la bella e attiva figlia di Zio Nicola e Zia Luisa, piccoli proprietari terrieri.
Da loro lavora Pietro che ben presto finisce per innamorarsi della “padroncina”.
La sua insistenza è così forte e talmente pulita che Maria capitola e cede alla passione.
Naturalmente la differenza sociale (ma soprattutto la differenza di denari) sarà un ostacolo di non facile soluzione, e la ragazza è combattuta tra la sua passione e i ricchi spasimanti che la circondano.

Il romanzo è un affresco notevole di quelle terre e di quel periodo.
La Deledda non lesina descrizioni e spiegazioni, inserisce spesso termini sardi, traccia un quadro affascinante dell’ambiente.
E su questo sfondo si muovono Pietro e Maria, con il loro amore e le loro difficoltà, le paure interiori e lo scontro con Zia Luisa, il paese che non solo mormora ma interviene in maniera secca e diretta in ogni decisione.

E la vicenda si snoda regalando sorprendenti variazioni sul tema, sfociando nel giallo e mantenendo l’attenzione del lettore inevitabilmente alta.

Anche perchè la prosa della Deledda è lineare, pulita, moderna, coinvolgente.
Insomma un classico della letteratura italiana che occupa a ragione il suo posto di prestigio.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :