Oggi il blog di viaggi eDreams ci accompagna alla scoperta di uno tra i più bei tratti della Via Francigena, quello della Val d’Elsa in Toscana.
IL PELLEGRINAGGIO
La via Francigena, l’antica via che da Canterbury portava a Roma, a partire dal Medioevo fu percorsa da migliaia di pellegrini in viaggio verso i luoghi sacri della religione cristiana: Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme. Oggi, questo importante itinerario è stato ricostruito grazie a un documento lasciato da Sigerico, Arcivescovo di Canterbury, che nel 994 scrisse, tornando da Roma alla sua diocesi, il diario delle varie tappe da lui toccate durante il viaggio.
Nel 1994 la Via Francigena, antico cammino che incanta i viaggiatori del mondo, è stato riconosciuto dall’Europa come “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa”.
DA SAN GIMIGNANO A MONTERIGGIONI
La tappa toscana che da San Gimignano porta a Monteriggioni è stata inaugurata nel 2011 ed è una tra le più belle della via Francigena; la potrete percorrere sia a piedi che in mountain bike, in una di queste piacevoli giornate di inizio estate. 30 km nello splendido entroterra toscano della Val d’Elsa, con un tempo medio di percorrenza a piedi di circa 8 ore. Si tratta di una meravigliosa escursione ma piuttosto impegnativa: il 60% del percorso è su strade sterrate con un dislivello di circa 500 mt.
LA TAPPA
Si parte da Piazza della Cisterna a San Gimignano, la più bella del paese, racchiusa tra antiche case nobiliari e torri medievali. Dopo essere usciti dal borgo attraverso la porta San Giovanni, vi dirigerete verso l’abbazia benedettina di Monte Oliveto Minore, con la sua chiesa e il chiostro quattrocenteschi, il villaggio di Santa Lucia e il castello di Montauto, un grande edificio che domina con imponenza la via chiantigiana. D’obbligo qui una pausa rigenerante per ammirare il panorama circostante.
Proseguendo, da Torraccia di Chiusi, una torre feudale oggi divenuta agriturismo, si scende attraversando il torrente Foci fino al Molino d’Aiano; è qui che si crede fosse localizzato un antico sito medievale, oggi scomparso, che rappresentava una tappa dell’itinerario di SIgerico lungo la Via Francigena. Una piacevole strada alberata vi condurrà da qui a Badia a Coneo, tra i più antichi monasteri dei monaci Vallombrosani, di cui oggi si conserva la chiesa in stile romanico-senese di Santa Maria. I successivi villaggi saranno quelli di Quartaia e Fabbrica, poi Onci e Gracciano, dove incrocerete il guado dell’Elsa. La strada si dirige poi verso il piccolo borgo fortificato di Strove e, costeggiando un antico muro, arriva a Badia a Isola. Una volta, questo monastero offriva ricovero ed assistenza ai molti pellegrini in transito, prima di cadere in miseria nel trecento; oggi potete ammirare la bella chiesa e il chiostro.Se a questo punto siete un po’ stanchi, non vi preoccupate, la fine della tappa è vicina. Il castello di Monteriggioni appare come un miraggio sulla sommità di un colle.
Ricordatevi di portarvi una scorta d’acqua, disponibile solo nei centri abitati; i punti di ristoro non sono molti, perciò è consigliabile avere anche qualcosa da mangiare. Se volete fermarvi per la notte, nelle vicinanze di Monteriggioni troverete alcuni caratteristici e confortevoli hotel e bed & breakfast.