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La Victoria di Farcus.

Creato il 23 novembre 2011 da Dreamblog @Dreamblog

Buongiorno Dream Blog,

Da Costa Victoria, Alex.B, attualmente a bordo per la mini crociera Autunno Mediterraneo, ci racconta oggi le sue prime impressioni sulla nave e sulla sua esperienza di crociera.

Grazie Alex!

A più tardi, amici, con nuovi aggiornamenti in diretta da Costa Favolosa!

 

La Victoria di Farcus.

Avrei dovuto cambiare titolo. Questo era il titolo che avevo pensato inzialmente, dopo mezza giornata passata in nave. Probabilmente complice la stanchezza di una giornata pesante, con la nebbia che ci ha costretti a una massacrante procedura d’imbarco, l’ingresso su Costa Victoria mi ha lasciato (ci ha lasciati) un po’ delusi. Ci mancava la rutilante e ingombrante presenza di Farcus. Quel tripudio di colori che ti inebria e ti catapulta nel mondo parallelo della crociera. Quel mondo di cui abbiamo spesso parlato.

La Victoria di Farcus.

Col passare delle ore il nostro atteggiamento nei confronti di Victoria è mutato. La discreta eleganza di ogni ambiente, l’impressionante ampiezza del Lido centrale, la bellezza dello scafo nel suo abito notturno, la piscina della SPA … ci hanno ammaliati.

E poi … il mare! Quando esci sui ponti esterni, tutte le navi sono uguali. Sono sul mare! Navigano. Nell’eterna metafora della vita.

E i ponti esterni di Victoria sono strepitosi: una “passeggiata a mare” che è qualcosa di veramente strepitoso. Uno stretto sentiero quasi sospeso sul mare che corre lungo il fianco della nave.

La Victoria di Farcus.

E cosa dire del ponte 5? Se non ricordo male, sarà un caso, ma il ponte 5 è su molte navi il ponte pubblico da cui si ha accesso ai ponti esterni, quelli che stanno sotto le scialuppe di salvataggio. Ebbene, qui il ponte fa il giro dell’intera nave, da poppa a prua (anche se non si arriva esattamente a prua come su Costa Europa… ah! Costa Europa… che non c’è più…). E costituisce una fantastica pista da jogging. Che oggi ho percorso in pantaloncini corti e maglietta, tanto si stava bene!

La Victoria di Farcus.

Ebbene si! Nonostante Farcus, ci siamo innamorati anche di Victoria. Chissà che impressione mi farà salire nuovamente su Favolosa tra pochi giorni?

Ma torniamo a Victoria. L’ambiente che mi ha veramente stupito è il lido centrale: due piscine e quattro idromassaggi. In una piscina si riesce addirittura a nuotare. Lo spazio tutto intorno è generoso. Il mare si tocca con un dito, nonostante i 40 metri di altezza a cui ci si trova.

La Victoria di Farcus.

Molto ben curata. Pulita. Materiali di pregio (marmo e legno ovunque! Anche nei bagni, non contaminati dai moderni materiali sintetici). Facile da navigare. A parte la particolarità della sezione di prua, tutta cabine, anche in corrispondenza dei ponti pubblici.

Il fatto che i ponti pubblici, più alti degli altri, non corrano da poppa a prua ma si fermino “un pezzetto” prima della prua, ha suggerito al progettista di sfruttare la sezione di prua abbassando l’altezza dei ponti cabine rispetto ai più “ariosi” ponti pubblici per ricavare un ponte in più. Chi ha le cabine al ponte “6a”, le prime ore ha qualche difficoltà ad accedervi e a capire che non è né il ponte 6 né il 5. Ma questo ve lo racconto per pura curiosità: non è di certo un aspetto negativo.

La Victoria di Farcus.

Aspetti negativi? Beh! Non possono non esserci. Come ovunque. Come nel più perfetto di noi. Sono due. Due sensazioni negative che non riuscivo, inizialmente, a decifrare. Che ho poi capito derivare da queste due particolarità.

La prima. Alcuni locali non hanno, purtroppo, aperture sul mare. Come il gran bar. E questo un pochino, subito, mi disturba. Poi ci si abitua e si viene ricompensati dalla fantastica vista di cui si gode dalla Tavernetta del ponte 12, da cui sto scrivendo questo post.

La Victoria di Farcus.

La seconda. Il casinò è poco allegro. Un po’ “vuoto”. E’ un luogo che non frequento mai se non, qualche volta, per osservare le mosse e i visi dei giocatori abituali. Ma mi fa sempre piacere “passarci in mezzo” perché, di solito, mi dà la carica. Qui no. Tendo, addirittura, ad evitarlo perché mi deprime.

Nel complesso devo dire che è la nave che mi è piaciuta di più! Rilassante. Calda. Accogliente.

Mi accorgo ora che mi sono dilungato un po’ troppo. Dedicherò, se il Capitano me lo concederà, un altro post al “clima” e ai servizi di bordo. Che ci hanno riservata più di una sorpresa…

La Victoria di Farcus.

Solo un cenno alla tribolata giornata d’imbarco per fare i complimenti a noi passeggeri che, nonostante il caos e i disagi subiti, abbiamo pazientemente atteso le 22.00 per cominciare l’imbarco in una situazione di disagio inimmaginabile.

Nessuna reazione scomposte di nessuno. Neppure uno delle migliaia di passeggeri che abbia sollevato la pur minima rimostranza. Tutto si è svolto in condizioni di vero disagio ma in un clima di totale serenità. Davvero tanti complimenti a tutti noi!

Il clima di tranquillità ci ha aiutati a superare le fatiche di una giornata che, vi assicuro, è stata a dir poco massacrante. E una volta in nave siamo tutti letteralmente “crollati” a letto. Parlando, ieri e oggi, con diversi passeggeri, molti ci hanno raccontato di essersi addormentati vestiti! Ma tutti abbiamo raccontato del giorno d’imbarco col sorriso sulle labbra.

E grazie al ritardo accumulato, tra l’altro, abbiamo goduto di una visita a Dubrovnik in notturna da togliere il fiato!

La Victoria di Farcus.

L’importante, nella vita, è prenderla con filosofia. E, soprattutto, non prendersela quando non serve a nulla. Arrabbiarsi, quel giorno, non sarebbe servito a niente. Solo a creare ulteriore disagio a sé stessi e agli altri. E oltre 2.000 persone, quel giorno, l’hanno capito senza mettersi d’accordo!


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