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La vigna più bella

Da Enocentrica


La vigna più bella

Non saprei. I filari innevati mi lasciano sempre senza fiato. La luce della collina mi abbaglia, i tralci color legno spuntano timidamente dal bianco e sembrano saltellare qua e là lungo i campi. Tutto tace, tutto è silenzio, l’aria è pungente, si respira una calma che ti dice fermati, osserva, riposa. È l’inverno. Alle spalle la spossatezza della vendemmia, le piogge autunnali, il trambusto del cambio di stagione. Ora tutto è immobile.

La vigna più bella

Però…che voglia di giornate lunghe, di cielo azzurro da far scappare le nuvole, di aria calda che ti toglie il respiro. Il verde dei filari corre vivace verso l’orizzonte. I tralci sono gonfi, osservano i campi brulli svuotati dal grano. È l’estate. Tutto sembra immobile, ma l’attesa è tangibile: quella trepidazione dei grappoli che aspettano il raccolto.

Non saprei quale vigna è più bella. Anch’io come lei seguo le stagioni. Amo la vigna innevata dell’inverno quando è tempo di rifugiarsi al fuoco di un caminetto acceso. Amo la vigna d’estate quando è il momento di godersi le vacanze. E ogni volta che catturo una fotografia mi dico che quella è senz’altro la vigna più bella dell’anno.

Perché trovo strepitosi i colori brillanti dei vigneti in primavera e impazzisco di fronte alle viti infuocate d’autunno. Ma questa è un’altra fotografia.


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