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La visita (traumatica)

Creato il 26 ottobre 2012 da Rory

Miei cari,

oggi ho fatto la visita pre operatoria e come promesso, eccomi qui a raccontarvi tutto. Premesso che ho perso un pullover nel treno e sono a casa senza nulla di buono da mangiare, il che arriva a coronamento di questa giornata allucinante.

Mattina. L’appuntamento era alle 7:30. Siccome il posto è veramente lontano (non è Napoli) sono arrivata un po’ in ritardo e li scopro che ci sono ben tre persone davanti a me e soprattutto che non si sa quando inizieranno a visitarci perché mancava del personale e si erano “dimenticati” che oggi c’erano le visite pre operatorie. Ora io dico: siete un ospedale e di questo vi occupate, come cacchio si fa a DIMENTICARSI di questo genere di visite. Bah. E vi voglio risparmiare per decenza la parte sull’urina perché se ci penso mi traumatizzo ancora.

Ore 10. Mi fanno il prelievo. Io, terrorizzata, chiaramente non guardo, anche se l’infermiera sosteneva d’avere una mano lieve, facendo prelievi ai bimbi. Mah. Dopodiché, angosciata, mi fiondo a bere un caffè alla macchinetta e mezzo me lo butto pure addosso. Poi ho anche mangiato uno schifido biscotto sempre preso al distributore, bleah, la marca è “Donna Matilde”, se mai la doveste vedere non comprate niente sotto questo marchio. Vorrei anche dirvi che ero struccata, bardata con pullover doppio e sciarpa e sembravo tanto lei.

Ore 11. Dopo un’ora, visita dal cardiologo. Inizialmente mi dicono che probabilmente dovrò anche fare una lastra ma poi viene fuori che siccome sono giovane (???) non ce ne è bisogno ma dovrò fare solo un elettrocardiogramma. L’infermiera che lo effettuava era cattivissima, mi ha fatto stendere sul lettino e mi ha sollevato con forza pullover e reggiseno, poi mi ha piazzato addosso delle resistenze bagnate e mi ha detto, con voce malvagia SIGNORINA STIA FERMA. Immaginate il mio elettrocardiogramma cos’era. Ma vabbè, pare andasse bene. Poi mi stavo rivestendo quando quella urla COSA FAAA manco mi stessi accendendo un cannone e quasi mi ri-straccia il maglione da dosso per misurarmi la pressione. Immaginate la mia pressione cos’era. Poi arriva una cardiologa che secondo me era cardiologa quanto io sono archeologa, quindi poco, mi fa una breve visita e mi chiede se ho malattie. Volevo dire “e se le avessi avute non certo mi sarei fatta curare da lei” ma sono stata zitta e sono andata via a visita finita.

Ore 12 e 30. Agonia. Si aspettavano i risultati delle analisi e l’arrivo dell’anestesista. Io ero terrorizzata. Per smorzare la tensione, mangio un paninazzo con cotto e provolina, devo dire molto buono. Ma l’ansia c’era, così attacco bottone con la gente in fila con me e non l’avessi mai fatto:

- un vecchietto che doveva togliersi un papilloma dalla guancia

- una signora coi dotti lacrimali bloccati che doveva mettersi un tubo nel naso… e non ho capito, avevo già paura.

- un ragazzo al secondo intervento al setto nasale.

L’ansia sale e io terrorizzata prego ogni santo possibile e mando disperati appelli su whatsapp.

Ore 13.45. Arriva FINALMENTE l’anestesista. Esamina al volo le mie analisi, per grazia di Dio dice che sto bene. Poi mi guarda, io stavo rintanata su una sedia come un topaccio e mi dice che non devo preoccuparmi, che non morirò, che mi terrà la mano e aspetterà che mi sveglierò e pure che somiglio alla figlia che come me ha i turbinati bloccati. Siccome era un uomo tanto caro con gli occhi blu mi sono subito sentita meglio. Finalmente esco dall’ospedale traballando ma abbastanza contenta e sicuramente più tranquilla. Ora aspetto di sapere quando dovrò fare l’intervento ma intano volevo ringraziarvi tutti per il sostegno che mi state dando! 

GRAZIE!

 



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