La visualizzazione non è una tecnica esclusiva degli sportivi: senza rendercene conto la utilizziamo anche noi comuni mortali nella vita di tutti i giorni.
Immagino che ognuno di voi abbia visto i piloti di Formula 1 o di MotoGP chiudere gli occhi e compiere una strana danza accompagnando i movimenti con le mani e con il bacino. Lo fanno anche molti sciatori. Ognuno di noi sa cosa stanno facendo: stanno immaginando di percorrere la pista, eseguono curve, controcurve, staccate, frenate.
Questa tecnica si chiama visualizzazione, in un certo senso è succedanea ai simulatori: ad esempio molti piloti di Formula 1 si allenano alla Playstation per conoscere circuiti dove non hanno mai guidato o anche solo per rinfrescarsi. Ma quando sono sulla linea di partenza ovviamente non possono usare il simulatore, in quei pochi istanti si allenano mentalmente ad affrontare la pista che li attende.
In questo articolo ti voglio raccontare che la visualizzazione non è una tecnica esclusiva degli sportivi: senza rendercene conto la utilizziamo anche noi comuni mortali nella vita di tutti i giorni.
- Non hai almeno una volta chiuso gli occhi immaginando la presentazione davanti al tuo capo o davanti ad una platea di colleghi? Magari immaginando che qualche fenomeno desideroso di gloria ti pianti lì una domanda ‘perigliosa’? O che il tuo capo ti sorprenda con un’osservazione che non ti aspettavi?
- Non ti è mai capitato di prefigurare l’incontro con la donna dei tuoi sogni? Arrivi, scendi, le apri la portiera, ti prepari discorsi di altissimo livello sul destino del mondo, l’innalzamento del livello degli oceani e l’estinzione del mangarulo del Punjab, il tutto sorridendo parecchio e guidando con i guanti di velluto. Al ristorante le sposti la sedia, le versi da bere. Ti visualizzi come il vero gentleman che magari non sei!
Ognuno di noi quasi inconsapevolmente si costruisce nella testa una sequenza di immagini e di azioni e reazioni. Questo ci aiuta a trovare la concentrazione e, anche se può sembrare strano, a convincerci che ‘si può fare’.
Nei miei anni da consulente ho fatto migliaia di volte il cosidetto ‘dry run’: ad esempio scorrere una presentazione immaginando di essere di fronte al cliente e provando ad immaginare le domande o le eccezioni. Alcune volte mi sono sorpreso da solo con domande ‘inattese’ e quando me le sono trovate di fronte nella vita reale ero pronto a rispondere.
Prima di ogni lezione in università guardo le slide della giornata, provo a immaginare degli esempi per meglio illustrare quello che sto raccontando, cerco di visualizzare i volti degli studenti sui passaggi meno comprensibili e mi preparo ad approfondire.
Attenzione però! La differenza tra ‘ripasso’ e visualizzazione è netta: il ripasso aiuta la memoria, la visualizzazione aiuta a migliorare la capacità di risposta ed a trovare la concentrazione.
Se vuoi saperne di più cercami! Domandare è lecito ed io amo essere cortese e rispondere!