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La vita avventurosa di una ragazza (a)normale [e scurrile]

Da Alice
Eh si, ho usato il titolo della cara Redaz, ma ci ho aggiunto la (a), perchè io non sono normale. Io, ligia al dovere, pago sempre tutto con la puntualità di un orologio Svizzero, ma me la prendo poi sempre in quel posto. Mi spiego.Come di consueto, un mesetto fa mi sono arrivati a casa i bollettini per pagare l'abbonamento plurimensile ai trasporti torinesi e io, come di consueto, il giorno dopo sono andata a pagare il bollettino corrispondente alle mie esigenze. Io non aspetto l'inizio del mese quando le finanze si rimpolpano (parola grossa) un pochino. No. Io faccio la figa (scusate il linguaggio, ma oggi devo proprio sfogarmi) e vado a pagare subito, manco navigassi nell'oro...più che altro lo faccio per una questione personale di ordine interiore (cazzata, lo so).Insomma, odissea alla posta e pago il bollettino, precipitandomi a casa a fare tutte le fotocopie del caso perchè non si sa mai.
Settimana scorsa, mi arriva una lettera a casa dei trasporti con su scritto che dovevo essere rimborsata (figata! il mio primo pensiero), perchè i bollettini erano stati spediti prima che si decidesse di applicare lo sconto universitario, che era rimasto come questione in sospeso, e che dovevo andare in uno dei centri di Servizio Clienti blablabla indicati sul sito. Controllo. Toh! Il più vicino per me (abito in un paese non proprio vicinissimo alla city) è alla stazione centrale (quella dei treni e della metro). Bene.Non starò a raccontare per filo e per segno le mie disavventure se non il fatto che per tre giorni ho tentato di farmi ridare quei maledetti 50 euro. Le prime due volte ho fallito.Prendendo il biglietto per la fila mi accorgo di essere il n'255 e che allo sportello erano al n'8, questo la prima volta, la seconda mi è bastato vedere che quello prima di me aveva preso il n'170 e allo sportello non si avvicinavano nemmeno alla decina.
Oggi però sono partita con l'intenzione di prendere a tutti i costi quei soldi (comincio a credere di essermeli guadagnati!). Arrivo alle 9.00 in stazione e prendo il numero...133, allo sportello sono al 7. Bene. Rimarrò in stazione per tutto il giorno (anche perchè vanno lentissimi agli sportelli, ogni persona ci sta un minimo di 10 minuti anche solo per chiedere delle info!). Nel frattempo ascolto pezzi di conversazioni dei ragazzi presenti... "...eh la mia amica è stata qui quattro ore ieri!!" (oh merda! Quattro ore!!!!!! Faccio in tempo a finire il libro che mi sono portata e a comprarne un altro alla Feltrinelli!) "...oh ma io me ne vado a inglese e torno dopo, tanto faccio in tempo..." "...io sono venuta ieri e alle 14.00 non distribuivano più numeri, perchè avevano ancora 300 persone da servire e gli sportelli chiudevano alle 18.00!".... Terrorizzata mi guardo intorno nella speranza di poter incontrare qualcuno che conosco per far passare il tempo oppure di fare amicizia!Alla fine inizio a parlare con una ragazza che invece l'abbonamento lo doveva fare e insieme decidiamo di andare a provare in un altro centro servizio clienti (lei sapeva la strada, io l'ho seguita come una pecora). Lì abbiamo più fortuna e ci tocca la bellezza di sole 15 persone davanti, il problema è che c'era chi doveva pagare il parcheggio, chi la ZTL, per non parlare di quei poveri stranieri che l'italiano non lo sanno leggere e non capivano una fava. Alla fine hanno messo un omino-informazioni che ha sbagliato a tutti (compresa me) i moduli da pre-compilare ("perchè sapete, se no si fa troppa coda agli sportelli" AH MA BUON GIORNO!!).Insomma, nonostante le 15 persone davanti, 2 moduli compilati inutilmente e qualche imprecazione volante, dopo 1 ora e tre quarti sono riuscita a far rotta verso la mia dolce casetta.E STICAZZI PERO'!!! scusate!
La vita avventurosa di una ragazza (a)normale [e scurrile]

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