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la vita cos'è?

Creato il 05 gennaio 2011 da Marjuve

314R5oogkCL._SL500_AA240_.jpgNIENTE E COSI' SIA, a parer mio, è uno dei libri più belli di Oriana Fallaci. Preciso: più bello tra quelli che ho letto io dell'autrice. E' stato uno dei primi libri "impegnati" (o impegnativi) che ho letto da ragazzina, quando iniziavo a pormi le prime domande, e che mi ha fatto riflettere molto.
E' rimasto impresso nella mia mia memoria.

Questo libro, ruota interamente intorno ad una domanda rivolta alla giornalista dalla sua sorellina poco prima della sua partenza per il Vietnam: "Ma la vita, cos'è?". E, soprattutto nelle ultime pagine del libro, la Fallaci cerca di dare, in base alla sua esperienza, una risposta a questa domanda, usando parole che è difficile dimenticare.
Un libro duro, intenso e schietto, così come lo era lei Oriana Fallaci.

Tutto inizia il giorno prima della partenza. Elisabetta 5 anni domanda:" la vita cos’è?.."
Il giorno dopo, la partenza per il Vietnam. A quei tempi per un giornalista era facile trovarsi in mezzo alla guerra, o perché lo aveva chiesto o perché ce lo avevano mandato. Oriana Fallaci lo aveva chiesto (novembre 1967) e la prima sera, affacciata alla finestra di un albergo davanti ai colpi di cannone e ai muri che tremavano in mezzo alla guerra, decise che a Elisabetta avrebbe scritto un diario:

“Tu che non sai perché rido così forte quando rido, e piango così fitto quando piango, e mi accontento di così poco quando mi accontento, ed esigo tanto quando esigo. Tu che non sai come la vita sia molto più del tempo che passa fra il momento in cui si nasce e il momento in cui si muore, su questo pianeta dove gli uomini fanno miracoli per salvare un moribondo e le creature sane le ammazzano a cento, mille, un milione per volta.

E la risposta finale alla domanda: La vita cos'è?

"La vita è una condanna a morte. E proprio perché siamo condannati a morte bisogna attraversarla bene, riempirla senza sprecare un passo, senza addormentarci un secondo, senza temer di sbagliare, di romperci, noi che siamo uomini, né angeli né bestie, ma uomini."

L’autobiografia di un documento storico che la Fallaci inietta direttamente nelle ossa, nel cervello… nel cuore.
“...Dacci oggi il nostro massacro quotidiano, liberaci dall’insegnamento che ci dette tuo Figlio, tanto non è servito a niente e così sia”.

Lo rileggerei volentieri, anzi lo rileggerò senz'altro.
Se anche tu, come me, pensavi fosse ormai introvabile, ti sbagliavi. Lo puoi trovare su Amazon.

 


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