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La vita è una Trümmerfrau

Creato il 29 ottobre 2014 da Giovy

Trümmerfrau aus Dresden

La Trümmerfrau di Dresda - © 2014  Giovy


In una sola foto, due simboli di Dresda: la Trümmerfrau in primo piano e l'uomo dorato che protegge la città sulla cupola del Rathaus. In una foto il destino di una città: Dresda.
Chi erano le Trümmerfrau e come mai sono diventate così importanti da meritarsi, in epoca di DDR, un monumento proprio davanti al municipio?
#D25 è stato un viaggio che ci ha portati proprio dentro la storia della Germania.
In un post di qualche settimana fa vi raccontavo di Dresda, di come possa essere considerata la Fenice della Sassonia, morta, bruciata e risorta più volte dalle sue ceneri.
L'ultimo crollo di Dresda si ebbe nel Febbraio del 1945 e poco rimase in piedi in città in quei giorni.
Vedete quell'omino dorato sopra il municipio (nella foto)?
Lui è "L'uomo che protegge Dresda".
Si tratta di una statua di epoca barocca raffigurante una divinità non indentificata che ha delle mele raccolte nel suo mantello (simbolo di prosperità) e una mano tesa verso la città, in segno di protezione.
Malgrado il bombardamento, la statua sopravvisse, assieme a qualche altra opera della cupola del Rathaus. Ecco com'era la loro visuale nel 1945 in  quella che, forse, è la foto più tristemente famosa della città dilaniata.

Bombardamento di Dresda

Foto da Wikimedia Commons

La guerra poco tempo dopo questo scatto finì, ma l'esercito e gli uomini che lo formavano ci misero tanto a tornare.
La città doveva essere ricostruita e così le donne si rimboccarono le maniche e, armate di martelli e altri attrezzi, si misero a scavare tra le macerie per recuperare tutto ciò che poteva essere salvato.
Nacque in questo modo il movimento delle Trümmerfrau, donne che seppero spazzar via dalla loro mente la brutalità del bombardamento e furono capaci di far del bene alla loro città.
Grazie all'opera incessante delle Trümmerfrau, parte della città era già ricostruita nel 1947.
Movimenti simili si ebbero anche in altre città tedesca ma le donne di Dresda e di Lipsia sono quelle più ricordate.
In epoca socialista, queste signore divennero figure mitiche, portate sul palmo della mano da parte dell'amministrazione della DDR.
Fiere, caparbie, volitive e mai stanche, erano il perfetto simbolo da mostrare per raccontare la forza della donna socialista verso la barbarie della guerra portata a Dresda dai nemici occidentali.
Fu così che nacque quella statua posta davanti al municipio della città, ancora oggi.
Se girate per il centro di Dresda, fate una deviazione dalla Kreuzkirche sulla Kreuzstrasse e raggiungete l'incrocio con la Ring Strasse. Lì troverete il punto dove ho scattato la foto e avrete la possibilità di andare a salutare la Trümmerfrau più famosa di Germania.
Il movimento delle Trümmerfrau fu linfa vitale per la Germania del Dopoguerra e io trovo che se ne parli davvero ancora troppo poco.
In un'epoca come la nostra in cui si sente parlare di pari opportunità un giorno sì e l'altro anche, a Dresda possiamo trovare un esempio tangibile di donne forti e molto decise.
Non si può girare per Dresda e osservare i trionfi del barocco sassone e della bellezza delle sue chiese e i suoi palazzi senza pensare alla fatica di queste donne.
Mi chiedo quante Trümmerfrau nasconda la storia, in quante nazioni, in quante epoche e quante di loro meriterebbero, al giorno d'oggi, un monumento fiero, caparbio e volitivo come quello di Dresda.
Io credo fermamente che uno dei miei doveri, in quanto viaggiatrice, sia di rendere onore a chi lo merita e, per me, le Trümmerfrau e la loro storia ne sono perfettamente degne.

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