Guida galattica per gli autostoppisti III
di Douglas Adams
Voto: 9 (su 10)
su aNobii:
Fatti importanti della storia galattica, numero due:
dal Bignamino siderale
della storia galattica“Da quando la Galassia ha avuto inizio, grandi civiltà sono salite sull’altare e precipitate nella polvere, salite sull’altare e precipitate nella polvere, salite sull’altare e precipitate nella polvere. L’hanno fatto tanto spesso che alcuni studiosi sono arrivati a pensare che la vita nella Galassia sia:
a) qualcosa di affine al mal di mare, al mal di spazio al mal di tempo, al mal di storia & simili, e,
b) stupida.”
Arthur si è ormai abituato (più o meno) alla solitaria vita nella Terra preistorica, anzi, per adattarsi ancor meglio alla situazione, ha deciso di impazzire. Sul più bello però viene interrotto da Ford che ha recuperato la Guida – meno male, come avremo fatto senza, altrimenti?!? :) – ed è deciso ad approfittare di qualche anomalia spazio-temporale per andare via di lì.
Torno a dare 5 stelline a questa saga, decisamente questo libro mi è piaciuto più del precedente!
Ancora incontri assurdi, episodi improbabili, invenzioni genial-demenziali, e soprattutto, personaggi meravigliosi! :)
Comincia davvero bene questo romanzo: abbiamo Arthur, solo, sul pianeta Terra di qualche milione di anni fa; all’improvviso arriva un’astronave, ne scende un alieno, lo apostrofa per nome e cognome e… lo insulta! ;) Povero Arthur! E’ decisamente lui il più sfigato del gruppo, almeno in questo episodio! Se poi penso che ha dovuto affrontare tutto quello che ha affrontato in vestaglia e pantofole! E senza tè del pomeriggio!!! :D Anche nel finale il peggio tocca sempre a lui: proprio come è iniziato, il romanzo finisce con Arthur che viene insultato! :)
Le avventure dei Nostri sono sempre eccezionali e divertenti, io però ero particolarmente interessata, visto il titolo del libro, alla domanda fondamentale di cui si è tanto parlato nei precedenti, cioè quella, appunto, sulla vita, l’universo e tutto quanto: purtroppo neanche stavolta si sa nulla! La risposta è sempre quella, 42, ma la domanda è ancora ignota! D’altronde, quella trovata dai topini nel primo libro era già fantastica (“How many roads must a man walk down before you call him a man?”), cosa posso chiedere di più? :). Troviamo però invece la soluzione ad un altro enigma sempre proveniente dal primo libro della saga (cito da Guida galattica per gli autostoppisti): “Curiosamente, l’unica cosa che pensò il vaso di petunie cadendo fu “Oh no, non un’altra volta!”. Molte persone hanno considerato che se noi sapessimo esattamente perché il vaso di petunie pensò così, sapremmo molte più cose sulla natura dell’Universo di quante non ne sappiamo attualmente.” Ebbene, audite audite, ne La vita, l’Universo e tutto quanto noi scopriamo perché il vaso di petunie disse così!!!!!! :D
Lo stile di Adams non diminuisce di verve e fascino in questo terzo capitolo della saga, anzi, come ho detto, mi è piaciuto anche di più del secondo. Ancora quindi tanti complimenti alla traduttrice! Immagino non sia per niente facile rendere Adams in italiano, specie per tutti i neologismi!
Come sempre, anche in questo libro ho adorato in maniera particolare i personaggi minori, per esempio Wowbagger, l’alieno immortale con il lodevole intento di insultare tutti gli abitanti dell’Universo! :) Però mi ha fatto ovviamente tantissimo piacere rivedere Marvin, che nel romanzo precedente davamo per spacciato! Invece è tornato, e di nuovo salva gli altri grazie alla sua depressione!! :D
Sono proprio soddisfatta di questa lettura, dopo Ristorante al termine dell’Universo (che pure, comunque, mi era piaciuto) avevo paura che andando avanti nella saga avrei trovato i libri sempre meno belli, che l’entusiasmo sarebbe a mano a mano scemato… invece sempre più non vedo l’ora di continuare!!! :D
Dammi 3 parole
Vita, Universo, risate!Informazioni sul libro
Ho deciso di leggerlo dopo averne sentito parlare QUI.
Partecipa a La sfida nascosta, Dammi 3 Parole, Sfida stellare!, La sfida del protagonista e Tour del Regno Unito.
Il segnalibro qui a destra è quello che ho usato durante la lettura, ed è stato realizzato da me.
Titolo originale: Life, the Universe and Everything
Anno: 1982
Casa Editrice: Mondadori
traduzione di Laura Serra
pagine: 237
La vita, l’Universo e tutto quanto su aNobii
Un po’ di frasi
Come mi succede di solito con Adams, avrei voluto citare mezzo libro ;), però mi sono limitata ai brani più corti, e privi di spoiler.
Come sempre, nel dormiveglia, fu assalito dal ricordo di dove fosse e con un sincero, autentico grido d’orrore Arthur Dent si svegliò.
Così, come sempre, cominciò la sua giornata.
Il problema non erano tanto il freddo, l’umidità, il cattivo odore della caverna. Il problema era che la caverna si trovava nel bel mezzo di Islington, e che prima di due milioni di anni non sarebbe passato nessun autobus.
[incipit]
Secondo la Guida esiste una precisa arte del volo, o forse sarebbe meglio chiamarla una tecnica. Questa tecnica consiste nell’imparare a buttarsi giù dall’alto evitando di colpire il terreno.
La tecnologia che consente di rendere una cosa invisibile è talmente complessa, che novecentonovantanovemila milioni novecentonovantanove milioni novecentonovantanovemilanovecentonovantanove volte su un miliardo è molto più semplice ed efficace portare via la cosa in questione e fare senza di essa.
La bistromatica, in fondo, non è che un metodo nuovo e rivoluzionario per comprendere il comportamento dei numeri. Così come Einstein notò che il tempo non era un assoluto ma dipendeva dal moto dell’osservatore nello spazio, e che lo spazio non era un assoluto ma dipendeva dal moto dell’osservatore nel tempo, altri hanno notato che i numeri non sono un assoluto, ma dipendono dal moto dell’osservatore nei ristoranti.
- La mia mente funziona con una rapidità incredibile e io sono circa trenta miliardi di volte più intelligente di voi. Permettetemi di darvi un esempio delle mie capacità. Pensate un numero, qualsiasi numero.
– Ehm, cinque.
– Sbagliato. Capite, ora?
Marvin e il materasso
Dopo di ciò mi spararono e mi fecero saltare in aria. Anzi, sono stato fatto saltare in aria moltissime volte, e molte altre mi si è sparato addosso, sono stato insultato, disintegrato e privato del tè del pomeriggio.
Arthur racconta le sue disavventure
Quella ragazza è una delle forme di vita organica meno ottusamente inintelligenti che abbia mai avuto il dispiacere di non riuscire a evitare di conoscere.
Marvin
– Arthur Phili… – disse l’alieno, ma s’interruppe. Fissò Arthur, poi consultò l’elenco che aveva in mano. Corrugò la fronte. Alzò di nuovo gli occhi verso Arthur. – Arthur Philip Dent – disse – cosa sei te l’ho già detto un’altra volta. Ricordi?
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