Sono una storica dell’arte non un’esperta di biologia marina. Ma non occorre esserlo per godersi la mostra del Natural History Museum che da sempre fa della parola “educativo” la sua dicharazione d’intenti. E così, aggirandomi tra coralli colorati e i pescioni imbalsamanti e le gigantesche conchiglie (avete presente quella della Venere di Botticelli?) che compongono il loro ecosistema, ho imparato che c’è un sacco di attività nel profondo del mare e altrettanto dramma, causato non da ultimo da personaggi come il polpo dagli anelli blu, un piccoletto grande come un soldo di cacio il cui corpo è lungo circa 5 cm con tentacoli di 7 cm e che pesa meno di un’etto di prosciutto, che si illumina quando si arrabbia. Letteralmente! E pare che abbia in corpo abbastanza veleno da uccidere 47 uomini – anche se effettivamnte (e fortunatamente) la cosa non è mai stata provata.
Coral Reefs Natutal History Museum, London © Paola Cacciari
Questa mostra sembra contenere tutte le specie di coralli possibili ed immaginabili – dalla Mussidae la cui forma ricorda quella del cervello umano (in inglese si chiama Brain Coral…) al pomodoro di mare (che in realtà si chiama Actinia equine, ma sfido chiunque non sia un esperto a ricordarselo…) o quello che che sembra un ventaglio di piume – nettamente disposte in bacheche vittoriane che evocano l’atmosfera magica dei tempi di Darwin.
Coral Reefs Natutal History Museum, London © Paola Cacciari
Ma il vero higlhlight della mostra è un bellissimo acquario in cui pesciolini colorati come il Nemo del film omonimo coabitano con veri coralli. È una mostra davvero affascinate e fatico non poco a staccarmi da quella finestra su un mondo e lasciare vedere qualcosa anche ai bambini dietro di me… (!).
Coral Reefs Natutal History Museum, London © Paola Cacciari
E lascio il Natural History Museum avendo la certezza di aver imparato tutta una serie di piccoli fatti sui questi organismi marini – tutte cose che probabilmente avrei potuto leggere su Wikipedia, ma che sono immensamente molto più interessanti e stimolanti se viste dal vero. Soprattutto ho imparato che il corallo è un organismo vivente, che si riproduce costantemente e il cui appetito per il sesso rivaleggia quello di Don Giovanni. E che se non facciamo qualcosa per proteggerle, le Grandi Barriere coralline – minacciate come sono dall’attività umana e dall’aumento delle temperature- moriranno nel giro di soli 50 anni. E sarebbe un vera tragedia. Meditate gente, meditate.
Coral Reefs Natutal History Museum, London © Paola Cacciari
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