Una vitamina di fondamentale importanza per la salute del nostro organismo è la vitamina D.
Questa sostanza è in grado di svolgere svariate funzione come rafforzare il sistema immunitario e prevenire lo sviluppo di patologie a carico dell’apparto scheletrico, perché facilita l’assorbimento del calcio. In questo modo si aiutano le ossa a restare forti e in salute. La vitamina D agisce stimolando la mineralizzazione dello scheletro e aiuta l’assorbimento di sostanze come fosforo e calcio. La mancata assunzione di vitamina D porta a malattie che colpiscono sia i bambini che gli adulti; nel caso dei più piccoli si parla di rachitismo, mentre gli adulti vanno incontro all’osteomalacia. L’osteomalacia si manifesta con sintomi come la debolezza muscolare, fragilità ossea con conseguente rischio di fratture. In alcuni casi, un livello basso di vitamina D porta con sé problemi poco evidenti che possono comportare lo sviluppo di altre gravi patologie come il diabete, il tumore e la demenza senile.
Il rachitismo dei bambini si manifesta con la non chiusura della fontanella e con altri problemi a carico delle ossa; se non curato in maniera adeguata si può arrivare ad una malformazione scheletrica e a stati di fragilità ossea. Particolarmente soggetti a carenze di questa preziosa vitamina sono le persone che seguono una rigorosa alimentazione vegetariana o coloro i quali non espongono mai la propria pelle ai raggi solari.
Questa importante vitamina si trova in alcuni alimenti come il burro e i pesci grassi in particolare nelle aringhe, nelle sardine e nel salmone.
L’organismo umano è in grado di sintetizzare la vitamina D, se ci esponiamo al sole, infatti è chiamata anche “vitamina del sole”. Per prevenire eventuali carenze è sufficiente seguire una dieta varia, stando all’aria aperta e al sole. Bastano circa quindici minuti di esposizione diretta, quindi senza l’ostacolo di creme solari o vetri, per soddisfare il nostro bisogno di vitamina D. Gli anziani spesso hanno problemi a produrre il giusto quantitativo di tale vitamina e si rivela utile arrichire la dieta con degli integratori prescritti dal medico.
L’eventuale carenza di vitamina D si determina con un esame del sangue, chiamato test 25, idrossivitamina D. il risultato considerato normale rientra in un intervallo compreso fra i 30 e i 74 ng/ml.