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La Vite e il Vino in Liguria e nelle Alpi Marittime

Da Vini&terroir


I giorni 6,7 ed 8 maggio nel convento dei Domenicani a Taggia, in provincia di Imperia, si svolgerà un’interessante tre giorni dedicata alla storia della vite e del suo peregrinare tra Liguria, Alpi Marittime . Il tutto è organizzato dalla Asso Start AM ed Alessandro Carassale.

Molte le personalità che hanno aderito alla manifestazione: prima fra tutti la mia cara amica Elisabeth Gabay, Master of Wine e grande esperta della storia della vite e del vino, che tra l’altro era con me al Decanter World Wine Awards 2011. Elisabeth tratterà la storia del vino nelle Alpi Marittime.Fra i molti studiosi che parteciperanno al convegno anche Allen James Grieco dell’Harvard University, considerato uno dei massimi esperti di storia dell’alimentazione, e l’importante enologo italiano Mario Fregoni. La manifestazione avrà la collaborazione dell’Università degli Studi di Genova , la Società Ligure di Storia Patria, il  Comune di Taggia, la Regione Liguria, la Camera di Commercio di Imperia. Tra i personaggi “noti” che prenderanno parte al convegno mi permetto di segnalare Marco Cassloll , Università di Torino e di Provence, che tratterà il tema della diffusione del commercio della vite e del vino nella Val Nervia nei secoli XI al XVI.

ecco qua il programma completo La vite e il vino in Liguria 2

Ci saranno anche il Presidente AIS ( Associazione Italiana Sommelier) Antonello Maietta che parlerà di strategia e marketing delle DOC in Liguria, argomento molto importante visto la storia che i vitigni liguri da sempre hanno. Naturalmente ci saranno delle degustazioni dei vini liguri: dai Rossese di Dolceacqua, ai Moscatelli di Taggia ed i vari vini del Ponente e del Levante Ligure. Complimenti ad Alessandro per l’idea di portare un convegno sulla storia del vino a Taggia, ed all’idea di coinvolgere persone come Elisabeth eppure il signor Grieco che hanno una visibilità intrenazionale e mai come oggi il nostro vino ha necessità di affidarsi a personaggi internazionali, per potere crescere e svilupparsi. Esempio, al Decanter WWA 2011 una medaglia d’oro è stata data ad un Vermentino dei Colli di Luni senza alcune opera di convincimento da parte mia, al tavolo eravamo in quattro giudici, con esperienze e gusti diversi: Rosemary George Master Of Wine, Maj Tjemsland ( unica Master of Wine della Norvegia) e Georg Speller, eno-giornalista tedesco. Io ho assaggiato per due giorni la Toscana, poi il Friuli Venezia Giulia, le Marche , e la Liguria anche se mancavano i Rossese. Peccato perchè sono sicuri avrebbero portato a casa medaglie molto pesanti. Benvenuti a tutti gli esperti stranieri che possano rendersi conto e parlare dei nostri vitigni autoctoni, della  professionalità dei nostri sommeliers ( non vi dico l’opinione che hanno all’estero dei sommeliers italiani……), è questa la strada da intraprendere. Al DWWA i vini che hanno avuto il massimo numero delle partecipazioni sono stati quelli Italiani ed allo stesso tempo sono stati quelli che hanno raccolto meno medaglie di tutti . Da riflettere!!


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