La vittoria ai Mondiali dell’ 82 …….roba da Pseudo-Scienza

Ci risiamo e iniziato un altro campionato mondiale di calcio l’appuntamento più atteso dagli sportivi, l’ evento nell’ evento che suscita il batticuore in milioni e milioni di appassionati, un fatto straordinariamente misterioso visto che lo sport del calcio e’ roba da Pseudo scienza, non ci credete? allora leggete il mio articolo il demone del calcio nel quale la scienza ci dice che la partita perfetta e’ quella che finisce zero a zero . Si risolve solo grazie ad un errore, e’ quindi simile al gioco del tris, quindi poco logico da giocare allora perché ha un cosi incredibile seguito? forse perché e lo sport più imprevedibile del mondo? Infatti non sempre vince la squadra più forte, non sempre quella che più

merita , le sorprese nel calcio non finiscono mai e’ quindi lo sport che i suscita comportamenti più strani, In Italia per esempio prima dei mondiali scatena i peggiori campanilismi, ma quando scocca l’ora dei mondiali, siamo tutti Fratelli d’Italia riprendendo le bandiere che sanno di naftalina , o scaricando l’inno di Mameli dimenticato per anni, ma adesso tutti zitti che stanno intonando l’inno prima della partita . Lo dico sempre a mio figlio lui appartiene alla generazione di Germania 2006 quando la nazionale di Lippi vinse il titolo io invece che sono ricco ho visto vincere l’Italia 2 volte, quindi addirittura scegliere , mentre altri niente , hanno sul loro record dei ricordi forse solo la mitica Italia Germania 4 – 3 di Mexico 70 dimenticando pero la mazziata subita in finale dal Brasile di Pelé, io se devo scegliere non ho dubbi: appartengo alla generazione di Espana 82 sara’ perché adolescente, età in cui e’ facile sognare, sarà perché non ho mai vinto niente da tifoso calcistico, quando ricordo Bearzot e Zoff e quella “COPPA ALZATA” ho ancora i brividi, Del resto a 14 anni con le vacanze estive si godeva abboffandoci di partite dei Mondiali e copiandole in interminabili nostre partite sul cemento causa sbucciature di ginocchi e con palloni che si bucavano sempre o che urtavano i vetri o porte del condomino più cattivo; bei ricordi quelli dei Mondiali dell’ 82 , era un calcio diverso dove non correvano i calciatori, ma la palla, oggi e’ tutto impersonale con paroloni come il 4- 4- 2 il 4-3-3 o varie mentre prima c’erano i terzini ,quello fluidificante, lo stopper, il libero, mediani, ali, tornanti, rifinitore, regista, dove sono finiti? sostituiti da termini quale laterale esterno centrali bah…… Iniziarono come, poi sara’ un abitudine, con un pessimismo generale e polemiche che riguardavano soprattutto Il commissario tecnico Bearzot per le sue scelte riguardo le convocazioni. E pensare che una striminzita vittoria con il Lussemburgo per 2-0 giustifico’ la richiesta di giornalisti di dimissioni del CT . Io, complottista, immagino che queste polemiche erano dovute dal fatto che Bearzot non era facile ad ascoltare i consigli di presunti tecnici e la pressione dei club di serie A blasonati , era testardo convinto nel recupero di Paolo Rossi, fermo per illeciti sportivi, fu ,il caro Enzo, uno dei pochi convinti di avere a disposizione uno squadrone, del resto il suo carattere da poche parole ma che fanno male fece il resto . Si arrivo all’eccesso con offese personali e allusioni sessuali tra calciatori, il Ct per difendere la sua squadra inaguro’ il silenzio stampa, una brutta abitudine che adesso viene usata anche senza un reale bisogno. Le partite che precedettero l’inizio dei mondiali furono come adesso , pietose , e l’inizio dei gironi fu ancora peggio ci qualificammo a stento con un pareggio con il Camerun Africani pionieri del continente nero alla ribalta calcistica che da loro si susseguono campioni affermati. Finimmo secondi dietro la Polonia di Boniek fuoriclasse poi Juventino,

Mamma mia andammo a finire in un girone comprendente Noi, Argentina, e Brasile, in pratica addio Mondiali.

Ma si sa il calcio non e scienza ma Pseudo scienza, l’Italia si trasforma ,escluso Rossi sempre meno Pablito,

Dominiamo niente poco di meno l’Argentina campione del Mondo 78 con il valore aggiunto di un giovanissimo Maradona e Diaz che insieme hanno gia vinto un mondiale giovanile.

Quell’ Argentina, escluso quei due, non ha piu fame di vittoria e non e ancora giunta l’epopea Maradona , Gli azzurri dominano miracolosamente la partita due goal da Cabrini e Tardelli assicurano la vittoria , malgrado Il libero Daniel Passarella , In Italia incominciano i primi caroselli di auto, li abbiamo inventato noi insieme ai clacson impazziti, i GUFI sperano allora nel Brasile una squadra di Alieni: Zico, Socrates, Falcao, junior, Cerezo, Eder sembravano imbattibili, il Dream Team ,per i Brasiliani di allora era la squadra piu’ forte delle grandi formazioni Mundial Brasiliane. La partita Brasile Italia doveva essere una formalita’ per il Brasile a cui basta un pareggio. Si verifica un secondo miracolo vinciamo 3 -2 dopo tante sofferenze, tra alternanza di risultati ci qualifichiamo noi: Goal ci qualifichiamo, no segna Socrates ancora Goal ci qualifichiamo noi no segna Falcao , e finita!! no segniamo ancora noi, siamo alle semifinale, abbiamo battuto il grande Brasile, un miracolo sportivo.

Rossi resuscita, si trasforma in Pablito, segna tre Goal, Bearzot ha vinto anche in questo….A mente fredda per essere grande, una squadra deve per regola avere un grande attaccante e grande portiere; il Brasile aveva Valdir Peres e Serginho noi Pablito e Dino Zoff , il Bearzot/ calciatore, una diga insormontabile poco spettacolare , ma di molta sostanza. In Italia esplode l’entusiasmo , praticamente impazziamo dalla felicita’, l’Italia e’ un enorme sventolio tricolore tutto azzurro e tricolore, anche le macchine sono dipinte per l’occasione.

Arriviamo alla semifinale contro la Polonia , ma non ci fa paura, Rossi non si ferma più 2- 0 dominiamo e possiamo sognare la finale.

I Tedeschi ci sfidano con Rumenigge sugli scudi dopo aver recuperato 2 goal alla Francia di Platini

Inizia una partita terribile, sembrano più forti, ma basta una nostra azione per squagliarli, rigore tira Cabrini …..sbaglia, tutto da rifare. Nel secondo tempo neanche la delusione del rigore mancato ci ferma goal di Rossi che diventa capocannoniere l’urlo di Tardelli e Spillo Altobelli completano la festa; nulla e valso il goal tedesco…… CAMPIONI DEL MONDO- CAMPIONI DEL MONDO -CAMPIONI DEL MONDO questa fu la frase storica di Nando Martellini, storico telecronista della Rai, impazziscono tutti, persino Il grande Pertini che durante il fascismo finisce in galera perché si oppone apertamente al regime, combatte da partigiano contro fascisti e nazisti che lo condannano a morte, dopo la guerra partecipa a stilare la costituzione , un padre della Repubblica

che ha fatto tante cose difficili, diventa un bambino che impazzisce di gioia ,orgoglioso sempre dell’Italia mostra il tre e informa le autorita’ politiche tedesche che adesso non ci possono piu’ raggiungere. .E un tripudio , in Italia tutti scendono in strada e molti si accorgono come e’ bella la citta’ di notte e soprattutto essere italiani , Anch’io partecipo alla festa a Caserta: la gente e’ felice, balla, canta fino a notte inoltrata, si realizza un miracolo, un sogno. Mi Rimane la nostalgia e l’allegria ogni volta che ricordo quei fantastici campioni eroi della mia adolescenza: Zoff serio papa’ di una masnada di campioni, Cabrini giocatore moderno, Gentile implacabile difensore, Oriali una vita da mediano, Collovati ricciolino, il baffone di zio Bergomi, Tardelli che corre ferma e segna, Antognoni fuoriclasse dal tiro implacabile, Conti il Brasiliano d’Italia, Rossi che si trasformava ad ogni mondiale in Pablito come super eroe , Non posso dimenticare con enorme nostalgia Scirea Grande Libero, grande uomo ,scomparso prematuramente, ed infine una foto in di Bearzot con Pertini, cosi’ simili cosi Italiani , che nostalgia di un Italia piu’ serena entusiasta’ orgogliosa’ Un pensiero dolce della mia adolescenza che e’ andata via troppo velocemente . Ma io sogno ancora che la Nazionale di Prandelli vinca ancora , del resto ne abbiamo veramente bisogno , di un po’ di allegria

FORZA AZZURRI

Il tifoso d autore

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