Per celebrare il suo decimo compleanno, Facebook ieri ha lanciato Paper, applicazione, per ora solo per iOS, pensata per i dispositivi mobili, che consente di fruire di Facebook come un giornale, permettendo di scegliere diversi flussi tematici e si propone di fornire, anche, agli editori un sistema per condividere un maggior numero di contenuti multimediali dopo l’abbandono da circa un anno delle app specifiche per le testate.
Nonostante per il momento sia disponibile solo per gli USA finito il lavoro ho prontamente provveduto a scaricare [*] Paper.
Al momento sono disponibili 19 sezioni, da “Ideas” a “Headlines” passando per “LOL” e “Family Matters”. A queste si aggiunge il newsfeed dei propri contatti su Facebook come mostra lo screenshot sottostante.
Una volta impostate le proprie preferenze, il caricamento e la visualizzazione delle notizie, delle informazioni, è davvero molto rapido. In testa appare la notizia principale e scorrendo orizzontalmente si visualizzano le altre storie. Compreso, in pochi istanti, il funzionamento l’esperienza di lettura è davvero coinvolgente e permette una serie di opzioni che i precedenti aggregatori di notizie, Flipboard, Zite e Prismatic, per citare i più celebri, non consentono. Non a caso «The Verge», in quella che è probabilmente la miglior recensione di Paper, parla della miglior applicazione di Facebook di sempre.
Ovviamente è possibile mettere il proprio “mi piace”, commentare e condividere le notizie. Nel caso si scelga di condividere, la notizia appare sul proprio profilo, e nella timeline dei propri contatti, con link alla pagina Facebook ed al sito web, alla fonte originaria del contenuto. Un’opportunità molto interessante per aziende ed editori.
Volendo trovare un lato debole all’applicazione è che tutto questo avviene solo e soltanto all’interno di Facebook contrariamente agli altri aggregatori che invece, come noto, consentono di condividere anche su gli altri social media e social network. Che “casa Zuck” fosse, sia, un “walled garden” non è certamente una novità del resto. Un limite che è sicuramente compensato dall’ottima realizzazione e che, escludendo gli addetti ai lavori, potrebbe persino non essere percepito come tale dai più, che spesso, anche nel nostro Paese, identificano [sigh!] Facebook come Internet, e vicerversa.
Insomma l’app ha tutte le carte giuste per essere un successo e, perchè no, potrebbe potenzialmente sostituire l’applicazione standard del social network , di cui molti si lamentano per la lentezza.
Mentre la crescita del business nel prossimo futuro verrà dalla piattaforma principale di Facebook, con un numero di utenti così grande da farne il social network più popoloso del pianeta, il successo di applicazioni “standalone” già popolari, come Messenger e Instagram, punta a un futuro di Facebook al di là della piccola icona “F” sugli utenti.
Se Paper resterà un’app standalone o sostituirà in tutto e per tutto quella di Facebook è certamente difficile a dirsi oggi. Una cosa è comunque certa in ogni caso sarà un successo ed eliminerà definitivamente le ridotte ambizioni [che complessivamente hanno generato tra i 10 ed i 20 milioni di dollari di ricavi rispetto ad un totale di circa 8 miliardi nel 2013] sul futuro delle applicazioni proprietarie di giornali e riviste.
[*] Per scaricare Paper dallo store Apple USA leggete questo articolo che ne spiega tutti i dettagli, a prova di “dummies” [e, just in case, questo per poi ritornare su quello italiano].
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