"I suoi occhi sono protetti da spessi occhiali, le sue mani reggono un bastone, ma la sua mente, i suoi sensi e il suo cuore sono in grado di amplificare tutti gli stimoli che riceve.
Ci fanno vedere, oltre i labirinti di una metropolitana che cambia ad ogni fermata, la ricchezza dell'animo umano e la potenza dell'immaginazione. Non c'è buio nella vita della protagonista perchè è aperta alla scoperta del nuovo: nella sua mente si incontrano immagini frutto di ricordi, altre prodotte da una fantasia straordinaria, capace di attivarsi sepre e comunque" (di Silvana Sola).L'anno scorso, in una delle mie visite alla Giannino Stoppani in cerca di albi illustrati sul tema della disabilità, mi sono innamorata di questo piccolo capolavoro illustrato, le cui immagini evocative e sognanti narrano la storia di una ragazzina che, dichiara al lettore, sta andando progressivamente verso la cecità e che coraggiosamente è comunque capace di mettersi in ascolto del mondo, di percepire e sentire la bellezza della vita e delle piccole cose che la circondano. Senza bisogno di vederle, guidata dal suo mondo interiore e dalla sua immaginazione, la bambina con il suo bastone bianco compie un viaggio fantastico fatto di ombre, rumori, ricordi e sensazioni, attraverso una metropoli affollata di una città. E così la bambina vaga senza meta, sola, parlando con se stessa, attraverso le linee sotterranee della metropolitana che si trasformano sotto i suoi passi in un mondo magico e colorato. Sopra e sotto la città la bambina pensa, riflette: compie un percorso fuori e dentro se stessa plasmando il buio e l'oscurità in cui è immersa. Sono i suoi desideri, i suoi pensieri, il suo mondo interiore, la sua fantasia a guidarla e a prendere forma. Si ritrova così in una foresta autunnale in ascolto del fruscio dolce e melodico delle foglie dorate che cadono, in un bosco rigoglioso tra i grandi rami degli alberi verdi alla ricerca di una mela rossa succosa, nel mare profondo insieme ai delfini ammaestrati con cui poter parlare, distesa sul dorso di una balena per poter guardare il cielo azzurro emozionandosi nell'osservare le nuvole del cielo assumere forme diverse. Gradini e scale, corridoi e sale d'aspetto si trasformano nella banchina di una spiaggia alla ricerca dell'eco remoto delle onde del mare.Il mondo a volte, ci racconta la bambina, sembra non avere confini e tra le nuvole si può allora volare liberi come uccelli.Mentre la gente corre, sempre di fretta, senza avere mai un attimo per parlare e riflettere, nel caos della metropolitana, è facile perdere l'orientamento. Senza destinazione, senza meta la bambina vaga e si stupisce nel ritrovare la via con altrettanta facilità. Il mondo forse è un labirinto senza via d'uscita... anche se poi una via d'uscita si puo' sempre trovare. Come per la nostra piccola protagoista, il viaggio allora prosegue, alla ricerca della via di casa, attraverso i ricordi dell'infanzia che riemergono popolando la mente, lontani e un pò malinconici , sempre e comunque alla ricerca di qualcosa e in attesa della vità che verrà così imprevedibile e incerta.La disabilità qui non è il limite dato dalla mancanza della vista, ma piuttosto lo straneamento, il disorientamento di dover "costruire" e vivere in un modo nuovo e del tutto sconosciuto la propria vita futura.
Fa paura, spaventa anche, e allora ci si può ritrovare smarriti e persi in una palude nebbiosa, sprofondando nel fango senza più riuscire a muoversi. Ma c'è sempre qualcuno disposto a tendere la mano e prestare il suo aiuto, a dare conforto.
E' un viaggio alla ricerca della propria direzione, di quello che sarà. La bambina nella metropolitana continua a cercare: la mela rossa più dolce, la foglia d'oro perduta, il lieve scintillio nel suo cuore per cogliere il futuro a braccia aperte pronta a gustare ogni istante possibile.Gli acquarelli di Liao ci conducono alla scoperta di dettagli, elementi nascosti che fanno capolino, come l'omino di latta del Mago di Oz seduto in un vagone della metro, la proboscide di un elefante che spunta dai rami di un albero, un bambino vestito da gatto, o forse da lupo, che spinge la valigia di una donna, un occhio che sbircia dal folto del bosco... Jimmy Liao è un grande illustratore conosciuto in tutto il mondo e specializzato in design e arti figurative. Solo recentemente in Italia i suoi libri hanno inziato ad essere pubblicati, grazie all'impegno dell'associazione "Gruppo Abele" che ha dato alla stampa oltre a questo volume anche l'albo illustrato "La luna e il bambino" edito nel 2012.Qui per scoprire il mondo di Jimmy LiaoQui invece per scoprire l'attività di divulgazione delle sue opere a cura di "gli amici di Jimmy".Le voci dei colori è stato tradotto in ben 8 lingue e in Asia è divetato un film di successo e un musical per il teatro. Qui il trailer del film.