Qualche giorno fa ho parlato della voce più acuta femminile: il soprano.
La voce più grave maschile invece è la voce di basso.
La voce di un basso tipico si estende dal fa grave al fa acuto (fa1 – fa3).
Ho avuto ieri la notizia della morte del famosissimo basso italiano Cesare Siepi.
Cesare Siepi (Milano, 10 febbraio 1923 – Atlanta, 5 luglio 2010) è stato un basso italiano di fama internazionale.
Formatosi presso il conservatorio della sua città debuttò appena diciottenne a Schio nel ruolo di Sparafucile in Rigoletto affermandosi rapidamente.
Nel 1945 interpretò Zaccaria nel Nabucco alla Fenice di Venezia.
Nel 1948 venne chiamato da Arturo Toscanini per il concerto commemorativo di Arrigo Boito al Teatro alla Scala di Milano e di nuovo dallo stesso nel 1951 per la Messa da Requiem di Verdi.
Nel 1950 fece il suo debutto al Metropolitan di New York interpretando Filippo II nel Don Carlos e dando così inizio alla trentennale collaborazione con il teatro statunitense, dove infatti ha avuto modo di cimentarsi in un largo repertorio, di cui importante testimonianza storica sono i diversi Broadcast realizzati dal teatro.
Nel 1953 fu scelto da Wilhelm Furtwängler per il ruolo di Don Giovanni al Festival di Salisburgo. Questo ruolo fu particolarmente determinante nella carriera di Siepi, in quanto la critica di allora lo definì il “burlador de Sevilla per antonomasia”, spodestando quasi di prepotenza il celebratissimo Ezio Pinza.
La sua estensione vocale particolarmente ampia, unitamente alla capacità – più unica che rara – di cambiare il colore del suo timbro, adattandolo alla partitura che stava interpretando, gli permisero di ricoprire ruoli da basso profondo come Baldassarre nella Favorita di Donizetti, ma anche ruoli da basso-cantante come il Conte Rodolfo della Sonnambula o Figaro delle Nozze di Figaro.
È stato un grande interprete anche del Mefistofele di Arrigo Boito, che ha interpretato numerose volte, e di cui esiste anche una storica registrazione a fianco di Renata Tebaldi e Mario Del Monaco per la Decca italiana. Non mancarono apparizioni anche nei teatri di Broadway come nei musicals “Bravo Giovanni” e “Carmelina”, per lui appositamente realizzati[senza fonte].
È stato interprete anche di opere in lingua tedesca come Gurnemanz nel Parsifal di Wagner nel 1970 e Sarastro nel Flauto Magico di Mozart.
Il 21 aprile 1989 tenne al Teatro Carani di Sassuolo quello che è considerato il suo concerto di addio alle scene.
È scomparso nel 2010 all’età di 87 anni negli Stati Uniti, dove abitava con la famiglia
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