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Il valore reale e schietto della vostra cultura umanistica dovrebbe essere proprio questo: impedire di trascorrere la vostra comoda vita da adulti da morti, inconsapevoli, schiavi della vostra testa e della vostra naturale modalità predefinita che vi impone una solitudine unica, completa e imperiale giorno dopo giorno" (DFW). Per questo, l'establishment italiano contro Internet, è un ossimoro: sa di triste
Torre d'Avorio, di
solipsismo stanco, di
ultimo soldato Giapponese rimasto nella giungla a combattere
contro un Nemico Immaginario (ma la guerra era finita da 30 anni!). Non rimanete
schiavi dei vostri cliché, ma apritevi al mondo! La
vostra Fortezza Bastiani è comunque destinata a crollare, e rimanere
sotterrati sotto le macerie della vostra Furia contro la Rete, non vi rende giustizia; non asserragliatevi, ma
Open the doors, non sclerotizzate i vostri sensi in una falsa percezione. Alzate le antenne per sintonizzarvi. Là fuori c'è un mondo, c'è un'umanità positiva e propositiva, a cui potreste rispondere, se solo lo voleste. Siete imprigionati in un castello di Privilegi, avulsi dalla realtà, mentre il mondo Globalizzato corre sulle autostrade informatiche e distrugge, come uno Tsunami livellatore, tutto ciò che cerca di bloccare l'Innovazione.
L'
Infernale Mostro non è Internet, ma è la vostra "
chiusura culturale" al mondo digitale che avanza, inesorabile e implacabile cone uno smartwatch. Gettandovi contro la Rete, dimostrate solo di averne, mostruosamente, paura. Ma, forse, avete solo
paura delle vostre ombre, della
fine di un paradigma, dello svanire di un mondo, fatto di solide certezze, progresso economico infinito, finanza dalle ali di libellula, ricchezza crescente. Nella globalizzazione, invece nulla può darsi per scontato, la competizione è aggressiva e la meritocrazia non fa sconti a nessuno.
- Questa è l’acqua di David Foster Wallace, Kenyon College, discorso ai laureandi dell’A.A. 2005