Magazine Cultura
Nel 1974 il Lussemburgo decise di rinunciare all’organizzazione del 19° Eurofestival, che aveva vinto nei due anni precedenti, a causa dei costi dell’organizzazione.
La crisi economica dell’anno precedente si faceva sentire anche in campo musicale. Il festival si svolse così a Brighton, sulla costa meridionale dell’Inghilterra.
Sul palco, tra gli altri gruppi e cantanti, si esibì un gruppo svedese composto da due uomini e due donne. Poiché i nomi delle due donne (Agnetha Fältskog e Anni-Frid Lyngstad) iniziavano per A e quelli dei due uomini per B (Björn Ulvaeus e Benny Andersson), il gruppo scelse l’acronimo ABBA.
La canzone, intitolata “Waterloo”, parla di un amore a cui non si può resistere, che ti sconfigge e a cui non resta che arrendersi come Napoleone a Waterloo.
La canzone esplose come una bomba sullo scenario musicale internazionale, decretando il successo mondiale di questo gruppo svedese che cantava in inglese.
Si stima che gli ABBA siano il quarto gruppo nella storia della musica per numero di copie vendute e che in Svezia soltanto la casa automobilistica Volvo abbia ottenuto maggiori profitti.
Il gruppo si sciolse nel 1982 a seguito della separazione artistica e sentimentale delle due coppie (Benny e Frida, Björn e Agnetha) e nessuna reunion è mai avvenuta, nonostante offerte di compensi vertiginosi. La vita dei componenti degli ABBA è contrassegnata da varie vicissitudini personali. In particolare quella di Anni-Frid Lyngstad (conosciuta anche come Frida) è legata alle drammatiche conseguenze di una sconfitta militare.
Durante la seconda guerra mondiale la Norvegia fu invasa dalla Germania nazista. Seguendo le folli teorie naziste sulla razza ariana, Hitler ordinò a molti suoi soldati di sposare o unirsi a donne norvegesi, che essendo alte e bionde corrispondevano ai dettami della razza ariana. I bambini nati da queste unioni sarebbero stati i “Figli di Hitler” da educare secondo i dettami del partito nazista.
Nel 1945 la Germania fu sconfitta dagli Anglo Americani e dai Russi che conquistarono Berlino. La Norvegia fu liberata, ma nel frattempo molti “Figli di Hitler” erano nati.
Purtroppo per loro, questi bambini che non avevano altra colpa che quella di essere nati da unioni politicamente scomode, furono oggetto di una vera persecuzione, avversati dalla società norvegese che li additava come bastardi per essere figli degli odiati invasori tedeschi e di traditrici della patria.
I bambini erano spesso sottratti alle madri e rinchiusi in orfanotrofi o abbandonati al loro destino. Molti di loro, a distanza di anni, ricordano con enorme sofferenza la loro infanzia.
Per questo la madre di Frida era fuggita dalla Norvegia nella neutrale Svezia. E solo dopo il successo come cantante Frida scoprì che il padre, creduto morto, viveva ancora in Germania.
ABBA, WaterlooDa La bottega del mistero a Siamo in Onda su Puntoradio del 28.05.2011
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