Ricorderete senza dubbio la webserie italiana L’altra, che si è sviluppata su Facebook lo scorso inverno.
Avevo avuto modo di fare qualche domanda a Riccardo Milanesi, il regista e ideatore del progetto e vi avevo anche comunicato che L’altra era stata selezionata per il Los Angeles Web Series Festival.
Ora che la manifestazione si è conclusa mi ha scritto Riccardo comunicandomi lo splendido risultato ottenuto.
Ilaria Silvestri, la ragazza che ha interpretato Martina Dego, ha infatti vinto il premio come Miglior attrice protagonista per la categoria Serie Interattive.
E visto che la manifestazione è a livello mondiale mi sembra una notizia di non poco conto.
Qui di seguito riporto (col suo permesso) la mail ricevuta da Riccardo, che da anche altre notizie interessanti.
Ciao Gabriele, eccomi con le novità dal Los Angeles Web Series Festival! Ilaria Silvestri (Martina Dego) ha vinto il premio come Miglior Attrice Protagonista-categoria Serie Interattive- e la serie “L’Altra” è tra le 9 selezionate per il Marseille Web Series Festival che si terrà a ottobre (erano presenti gli organizzatori a Los Angeles), e sarà quindi in concorso al primo festival europeo dedicato alle serie web.
Siamo quindi soddisfatti della trasferta americana e, aspettando quella francese, siamo al lavoro (in fase di scrittura) su una nuova serie interattiva.
E visto che al centro dell’attenzione c’è adesso Ilaria, ho voluto farle qualche domanda a cui ha risposto con gentilezza e disponibilità.
1. Abbiamo avuto modo di conoscere molto bene Martina Dego, ma forse ora è il caso di sapere chi è Ilaria Silvestri.
Ilaria Silvestri è una ragazza di 23 anni laureata in economia che si ostina a pensare che da grande farà l’attrice. Quindi, o da una parte o dall’altra, forse ha sbagliato qualcosa…
E’ simpatica e determinata, ma anche permalosa e insicura. E soprattutto non sa bene come rispondere quando le chiedono chi è Ilaria
Silvestri perchè non vuole darsi tanti meriti e quindi trova migliaia di difetti. Insomma, è una ragazza normalissima.
2. Come è arrivata la proposta di Riccardo di interpretare Martina?
Tramite una conoscenza in comune, quella di Andrea Rolfini, che appena può mi propone delle parti interessanti. Riccardo ha effettuato
un breve casting e poi mi ha scelta. All’inizio avevo qualche perplessità perchè era un’idea assolutamente nuova, e io non avrei
potuto controllare ciò che sarebbe successo in alcun modo, e questo, devo ammetterlo, mi ha un po’ spaventata. In più, leggendo il copione,
pensavo che non sarei mai stata in grado di interpretare Martina. Però, visti i risultati, direi che non è andata poi così male!
3. Quanto somigli al personaggio? Per esempio, quanto utilizzi Facebook e i social network?
Mi sono iscritta a facebook abbastanza tardi, prima ero piuttosto contraria. Poi mi sono fatta convincere e adesso lo utilizzo tutti i giorni, ma non ne faccio un uso sconsiderato, non “vivo” su facebook, insomma. Penso che si debba fare attenzione a come e a quanto ci si dedica ai social network, perchè si rischia di sviluppare un rapporto di “dipendenza”. Per quanto riguarda il resto sono abbastanza diversa da Martina, sono molto più irascibile e scontrosa, al posto suo non sarei sicuramente riuscita a rimanere così calma. Mi è piaciuto molto interpretare la Martina maligna, ho fatto sicuramente meno fatica a impersonare la parte della cattiva; è infatti un personaggio molto caratterizzato e quindi più facile da interpretare… non so perchè, ma mi ha divertito tantissimo.
4. Che esperienza è stata quella sul set?
Un’esperienza bella e formativa. Mi sono messa alla prova, non avevo mai recitato per scene così brevi e “intense”. Perdere la concentrazione quando dovresti pensare solo a disperarti e piagnucolare è stato facile. Gli episodi durano circa un minuto ciascuno, e concentrare tutte le emozioni in quell’unico minuto non è facile. Quando poi ripeti la scena per 20 volte, finisce per diventare tutto molto meccanico. C’è anche da dire, però, che io potrei fare una scena 80 volte senza mai piacermi in nessuna.
Fortunatamente ho avuto a che fare con un regista e un cast tecnico serio e professionale, ma che mi ha messo molto a mio agio. Mi sono
trovata benissimo con tutti sia dal punto di vista professionale che umano.
5. Com’è stato invece seguire l’evoluzione della storia del tuo personaggio guardandola dall’esterno, visto che sappiamo che gli aggiornamenti quotidiani su Facebook li curava direttamente Riccardo.
“L’altra” è andata in onda durante le vacanze di Natale ed io ero da mia nonna, che non ha la connessione internet. E’ stato abbastanza
snervante non poter seguire le vicende della “mia” Martina, e come Riccardo le portava (pazientemente) avanti. Ogni tanto ricevevo le
telefonate di Riccardo o di Andrea che mi raccontavano cosa stava succedendo. Ho visto le puntate praticamente quasi tutte insieme quando
sono tornata, e mi sono stupita di quante persone lo abbiano seguito, chi è stato al gioco ha partecipato attivamente e con entusiasmo. E’
stato fatto davvero un bel lavoro.
6. E veniamo all’esperienza americana. Sei andata anche tu a Los Angeles? Come hai saputo che avevi vinto il premio come miglior attrice
protagonista? Raccontaci queste emozioni.
Purtroppo non ero presente a Los Angeles, ma a posteriori penso che sarebbe stato bellissimo esserci. In realtà ho letto la notizia su
facebook, giusto per restare in tema. Sono diventata tutta rossa, è stato un momento imbarazzante per me stessa, è stato come se in quel
momento mi fossi trovata a Los Angeles mentre dicevano il mio nome. E’ sempre bellissimo sapere che qualcuno apprezza quello che fai e come
reciti. In più sapere che la scelta dei lavori selezionati del Los Angeles Web Series Festival era una scelta a livello mondiale mi ha fatto molto piacere, perchè significa che il lavoro è stato apprezzato anche al di là della barriera linguistica. Ricevere un premio, si sa, è sempre molto gratificante. E a livello di autostima, per me che sono molto insicura, ha significato molto.
7. A questo punto? Nuovi progetti? Sono già arrivate delle proposte? Dove vuole arrivare Ilaria?
Il mio grande amore rimane sempre il teatro, ma stare davanti ad una telecamera mi diverte sempre tantissimo. Queste però sono passioni che
ultimamente – specialmente in Italia – è abbastanza difficile coltivare fino in fondo, data la scarsa importanza che ne viene attribuita.
Vorrei credere davvero che un giorno potrò dire di essere un’attrice a tutti gli effetti, ma so che questo non dipende solo dalla mia volontà.
Guardandomi in giro sono abbastanza sfiduciata, un attore non affermato guadagna poco, lavora saltuariamente, e la concorrenza è tantissima:
questo mi blocca molto. Per ora sto proseguendo con i miei studi universitari, e ho smesso temporaneamente di recitare. Ma il sogno di poterlo fare come lavoro non mi abbandona mai, mi segue dalla mattina quando mi sveglio alla sera quando mi addormento. Vorrei lasciare ogni
porta aperta, per ora.
I sogni diventano veri solo se coltivati, è vero, ma purtroppo non si vive di soli sogni. I giovani come me si trovano davanti a questo bivio: avere una stabilità economica o inseguire di un sogno stupendo ma difficilissimo? Poche sono le persone che riescono a far coincidere le due strade.
E comunque non mi arrendo. C’è una frase che amo del film Into the wild, che dice: “Se vuoi qualcosa nella vita allunga la mano e prendila”.
Sarebbe davvero bello, si, crederci, allungare la mano, stringere i denti, e dedicarsi completamente a qualcosa per cui daresti la vita, ogni giorno della tua vita. E pensare che quello che stai facendo lo stai facendo perchè lo ami alla follia, e non perchè attorno a te non hai trovato nulla di meglio.