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La Wunderkammer: camera delle meraviglie

Creato il 23 gennaio 2014 da Artesplorando @artesplorando

La Wunderkammer: camera delle meraviglie

Domenico Remps, scarabattolo

Il dipinto che vi propongo oggi è forse il più noto trompe-d'oeil che il barocco ci abbia consegnato. Di lui, dell'autore Domenico Remps, si sa poco o nulla, se non che probabilmente era un tedesco che come Durer arrivò a Venezia, ma a differenza del grande maestro non tornò più a casa. Il dipinto è probabilmente dell'ultimo decennio del Seicento. Testimonia al contempo due pratiche ugualmente degne di nota. Il collezionismo di curiosità trae origine dalle passioni antiquariali che gli umanisti del Quattrocento portarono alla voga come necessità di stimolo della loro bulimia di sapere: non si sapeva senza possedere. Diventa addirittura icona il collezionista, come ci testimoniano numerosi ritratti del XVI secolo.La Wunderkammer, in italiano camera delle meraviglie, è un'espressione appartenente alla lingua tedesca, usata per indicare particolari ambienti in cui, dal XVI secolo al XVIII secolo, i collezionisti erano soliti conservare raccolte di oggetti straordinari per le loro caratteristiche intrinseche ed estrinseche. E Remps riassume la necessità di sorpresa nei vetri rotti della sua vetrinetta. Trattasi di sublime gioco intellettuale che discende da spirito scientifico, attenzione per l'osservazione e gusto coltivato per la curiosità.Per un certo verso, la Wunderkammer si può considerare come il primo stadio dello sviluppo del concetto di museo, sebbene non abbia di quest'ultimo le caratteristiche della sistemazione e del metodo, ma per realizzare il quale non di rado si partì dal contenuto di Wunderkammer ereditate da privati e messe poi a disposizione del pubblico.

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