“Singhiozzo Negramaro” di Marianna Onorato è una pillola di racconto. Scritto con linguaggio poetico e graffiante, narra – se così si può dire – di un dopo pranzo svogliato, sospeso fra la protagonista “e il vivere”, consumato nel tempo di una sigaretta, dopo la quale si riaffronta la vita con il sorriso sulle labbra e l’amarezza dentro.
Colonna sonora di un pomeriggio di vuoto doloroso, una canzone scava nell’anima, risveglia sorrisi amari, tra il fumo di una sigaretta, davvero unica compagna “dei silenzi”.
E le parole di altri diventano le proprie, Chi l’ha scritta? Chi mi ha letta? Il sole lasciato dietro le spalle si ritrova di là della finestra: basta seppellire il dolore, ridisegnare il futuro.
Patrizia Poli e Ida Verrei
Trovate il racconto nell’archivio del Laboratorio di Narrativa.
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