Magazine Psicologia

Laboratorio intensivo di Tao Tango

Da Gianfranco

Il C.I.E. di Camigliano, in collaborazione con l'associazione TaoTango, organizza e propone un'innovativa esperienza psicocorporea che si fonda sul connubio tra tango e bioenergetica. In linea con il principio secondo il quale ogni autentica liberazione passa attraverso il corpo e i suoi canali energetici, nasce l'idea di utilizzare la profonda carica istintiva ed emotiva racchiusa nell'abbraccio del tango per scardinare i lucchetti della corazza muscolare e consentire all'energia di fluire liberamente fino ad incontrare l'altro, noi stessi, la gioia del presente.
I corsi e gli stages sono condotti in modo totalmente sperimentale e innovativo: la magia dell’incontro nel Tango viene supportata dalla profondità del lavoro bioenergetico (metodo scientifico di analisi deduttivo-corporea elaborato da Alexander Lowen) basato sulla respirazione libera e consapevole, sull’attenzione alle proprie sensazioni corporee, sul focusing al "qui ed ora" e sulla riattivazione dello scorrere spontaneo dell’energia vitale attraverso gli esercizi di grounding. Questa azione sinergica consente ai corpi di superare le proprie rigidità, diventare disponibili al movimento e all’esplorazione dello spazio attraverso il contatto con l’altro e l’ascolto della musica. La Bioenergetica diventa un mezzo fondamentale per abbandonare ogni forma di resistenza e di pre-giudizio, di mera soddisfazione narcisistica, e tornare alla verità pura e giocosa del proprio corpo che danza libero e creativo, respirando libertà con altri corpi; coniuga un piacere, quello della danza, con la comprensione profonda di ciò che un movimento e un gesto diretto, possono rappresentare nella vita di ognuno. 
Questa procedura interdisciplinare che noi chiamiamo “Metodo di Movimento Deduttivo” consente di attivare, attraverso un moto interno, naturale, pertinente all’esclusività di ogni corpo e alla storia che ogni corpo racconta, la propria danza, liberarla con spontaneità, fluidità, viverla come linguaggio primario di comunicazione immediata del sé nello spazio e nello scambio energetico con gli altri corpi che si muovono con uguale naturalezza. Come affermava Michelangelo a proposito della scultura, convinto che le statue fossero già contenute nel rigido marmo che le teneva imprigionate, agiamo “per forza di levare” : eliminando le strutture superflue possiamo giungere al cuore di una danza organica che ognuno possiede già dentro di sé.
La condizione necessaria per questo tipo di ricerca è lavorare sulla consapevolezza (lo spazio interno e quello esterno) psico-corporea che, sola, può aiutarci a rendere i corpi fruibili al movimento e all’incontro. Impariamo, così, prima di tutto a respirare (respirazione diaframmatica); familiarizziamo con il nostro peso e la nostra struttura anatomica, la indaghiamo e impariamo a conoscerla, insieme alla gestione dell’asse, la traslazione dello stesso nello spazio ( prima da soli e poi in coppia). Riconosciamo il nostro equilibrio attraverso il disequilibrio. Diventiamo consapevoli dell’appoggio plantare sulla terra e delle possibilità di contatto che i nostri piedi hanno (camminata, basculamenti, pivot), delle forze (ascendenti, discendenti, centrifughe e centripete) che generano l’andare, dell’intenzione e delle direzioni del moto. Perseguendo la circolarità e la continuità del movimento armonico sperimentiamo, lavorando in coppia, la possibilità di allinearci sui tre volumi portanti del nostro corpo (testa, torace, bacino) e di passare dal movimento al contromovimento e quindi di muoverci in dissociazione. Attiviamo la conoscenza dello spazio come luogo pieno, denso, abitato anche da atri corpi. Infine giungiamo all’incontro con l’altro attraverso l’abbraccio, la ricomposizione della parte Yin, il nostro maschile, e di quella Yang, il nostro femminile; ritorniamo alle percezioni tattili delle braccia e delle mani, alla fiducia, all’ascolto reciproco e alla possibilità di guidare un movimento nella danza.
Il lavoro di consapevolezza e presenza caratterizza il nostro modus operandi e per questo il Tango, associato al contributo di altre discipline che si orientano verso una conoscenza attiva del proprio corpo (la Bioenergetica, la ginnastica posturale, il Tai Chi, la Contact Improvisation, lo Yoga), viene utilizzato nei nostri incontri come mezzo, e non come fine, per giungere alla cognizione del sé.
Infatti il Tango, che è già luogo dell’incontro con sé e con l’altro e danza di comunicazione estemporanea, va ad utilizzare la capacità naturale di elaborare artisticamente il proprio vissuto, cercando di non costiparlo in strutture di rigide regole e sterili tecnicismi, ma educando ognuno a tras-formarlo creativamente per condividerlo con gli altri. Educare sta per "e-ducere", ovvero "portare fuori" dal buio verso una modalità di vita più soddisfacente per la persona: un metodo vantaggioso per abbandonare ogni forma di resistenza e di pre-giudizio.
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
1. Riscaldamento di Bioenergetica e ginnastica dolce posturale
2. Esercizi di esplorazione delle possibilità di movimento della colonna vertebrale (Metodo Paxton) 
3. Equilibrio: appoggio plantare comodo alla terra, forze di scarico del peso corporeo, individuazione del proprio asse, traslazione del corpo in asse nello spazio (Il punto zero. Camminata semplice in sistema parallelo con cambio di peso).
4. Contatto: interazione del nostro movimento con quello dell’altro, incontro della parte maschile con quella femminile attraverso esperienze di attivazione del lato destro e sinistro del corpo.
5. Movimento dedotto: continuità ed elaborazione del movimento attraverso l'improvvisazione di una danza libera ed istintiva, in coppia, che nasce dal contatto sfruttando l’opposizione del peso e il reciproco ascolto.
N.B. Il workshop è aperto a tutti, non è necessario saper ballare tango né essere in coppia. 
Per info e prenotazioni: 333 6612148
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
1. Riscaldamento di Bioenergetica e ginnastica dolce posturale
2. Esercizi di esplorazione delle possibilità di movimento della colonna vertebrale (Metodo Paxton) 

3. Equilibrio: appoggio plantare comodo alla terra, forze di scarico del peso corporeo, individuazione del proprio asse, traslazione del corpo in asse nello spazio (Il punto zero. Camminata semplice in sistema parallelo con cambio di peso).

4. Contatto: interazione del nostro movimento con quello dell’altro, incontro della parte maschile con quella femminile attraverso esperienze di attivazione del lato destro e sinistro del corpo.
5. Movimento dedotto: continuità ed elaborazione del movimento attraverso l'improvvisazione di una danza libera ed istintiva, in coppia, che nasce dal contatto sfruttando l’opposizione del peso e il reciproco ascolto.
N.B. Il workshop è aperto a tutti, non è necessario saper ballare tango né essere in coppia.  Per info e prenotazioni: 333 6612148
N.B. Il workshop è aperto a tutti, non è necessario saper ballare tango né essere in coppia. 
Per info e prenotazioni: 333 6612148
Per info e prenotazioni: 333 6612148

Il TaoTango come viaggio di benessere verso se stessi e l’altro, alla ricerca di quell’abbraccio di comprensione e verità che spesso nella vita ci neghiamo.


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