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Lacrosse: Brian Witmer, i Taurus e la “missione” in giro per il mondo

Creato il 21 aprile 2015 da Sportduepuntozero
lacrosse - Taurus Torino Lacrosse

foto Giulia Schiavetti

È rimasto a Torino appena due mesi ma il segno l’ha lasciato eccome. Quando Brian Witmer è ripartito, ad alcuni ragazzi dei Taurus Torino Lacrosse è anche scesa qualche lacrima. Brian non poteva fermarsi in Italia, un po’ per la sua indole di viaggiatore, un po’ perché doveva riprendere la sua “missione” in giro per il mondo: insegnare il lacrosse. Adesso è in Repubblica Ceca, domani sarà in Australia, dopodomani chissà, tra qualche tempo forse tornerà pure nel nostro paese. “Continuerò a giocare finché non morirò” assicura. Brian Witmer ha 25 anni, è nato e cresciuto a Oswego, una cittadina nello stato di New York; ha impugnato la prima stecca quando aveva 5 anni e da quel giorno non l’ha più posata. Dopo l’infanzia e l’adolescenza trascorse nella squadra del suo paese, gli Oswego Buccaneers, passò al college nelle Brockport Golden Eagles. A livello senior ha indossato la maglia dei Rochester Greywolves, militando nella lega CanAm senior B, prima di iniziare a esplorare ed esportare il lacrosse fuori dagli Stati Uniti. “Ho giocato in diverse squadre in giro per il mondo” racconta, “sono un centrocampista ma all’occorrenza posso diventare anche un attaccante. Ho deciso di venire a Torino per allenare i Taurus dopo una breve conversazione via facebook con Federico Libra (presidente del team torinese)”.

Brian aveva le idee chiare, così decise di lasciare il lavoro, trasferendosi dalle montagne dello Utah sotto la Mole. A Torino non ha avuto molto tempo per lavorare quindi più che insegnare nuovi aspetti del gioco ha consolidato cose già note; ha allenato soprattutto il gioco di squadra e ha introdotto una mentalità diversa, dando lo stesso spazio in partita ai giocatori più esperti e agli esordienti e concentrandosi indifferentemente su ognuno di loro.

Questa energia e questa ventata di novità si sono legate perfettamente all’entusiasmo e al desiderio di migliorare dei giocatori del Torino Lacrosse. “Ciò che mi ha colpito di più dei ragazzi” afferma Brian, che oltre a essere coach è anche sceso in campo con la maglia numero 13, “è che nessuno gli ha mai insegnato niente di questo gioco, hanno imparato tutto da soli guardando video su youtube. In questi due mesi penso che siano migliorati tantissimo, ora giocano come una vera squadra”.

I risultati sul campo sono arrivati immediatamente. Con la vittoria in trasferta contro i Roma Leones, i gialloblu sono ora i favoriti per il secondo posto in classifica, dietro gli inarrivabili (per adesso) milanesi della Bocconi. Sarebbe il miglior piazzamento in campionato nella loro giovane storia. Sei giocatori torinesi sono anche stati convocati per vestire la maglia della nazionale.

Brian Witmer ha dato tantissimo al lacrosse torinese ed è ripartito con un po’ di esperienza, di cultura e di voglia di giocare in più: “ho anche imparato qualcosa di italiano” conclude, “adesso continuerò senz’altro a praticare il mio sport; negli Stati Uniti lo giocano indifferentemente ragazzi, adulti e anziani, esistono addirittura tornei per squadre di over 60. Non voglio diventare un professionista, il mio sogno è semplicemente comprare un terreno negli Stati Uniti occidentali e costruirci una casa, con un po’ di bestiame e un grande campo in cui radunare i miei amici di tutto il mondo, naturalmente per una grande partita di lacrosse”.

La foto in home page è di Giulia Schiavetti

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