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Lady oscar, sushi e champagne

Creato il 24 febbraio 2015 da Thefreak @TheFreak_ITA

Lady Oscar è il Comandante delle Guardie della Regina di Francia, Maria Antonietta. Un po’ come le Guardie Svizzere, ma senza pigiama. Fosse vissuta negli anni 2000 sarebbe stata il capo delle guardie di Carla Bruni, giusto per far intendere la degenerazione storica delle first lady.

Oscar è figlia unica. Suo padre, che avrebbe tanto voluto un maschietto, passa anni a spiegarle invano le differenze tra difesa a zona e difesa a uomo, ma lei di pallone capisce meno di Montolivo, quindi il papà, assai irritato, decide di iscriverla all’accademia militare di Parigi dove Oscar, come tutte le donne col mestruo perenne, coltiva la sua naturale attitudine al comando.

Inizia così una rapida e brillante carriera: prima sottoufficiale che muore presto nei film di guerra, quindi ufficiale di basso rango buono per fare le fiction sui carabinieri, in fine ufficiale di altissimo grado con una di quelle divise costose e scintillanti che quando le sporchi di sangue ti dispiace più per la lavanderia che per altro.

Oscar viene nominata guardia personale della regina e diventa sua intima amica: le ragazze stanno sempre insieme e passano il tempo guardando l’Isola dei Famosi e mangiando sushi. Ma mentre Oscar e Maria Antonietta fanno gare di rutti con lo champagne, l’economia francese non se la passa tanto bene. Il casino esplode quando un giorno un valletto dice alla regina “Maestà, il popolo ha fame ma il pane è finito” e Maria Antonietta laconicamente risponde “Dategli degli uramaki”. Ai francesi, si sa, il sushi non piace, loro preferiscono rane, lumache e altro cibo preso dai film di Dario Argento. Così il popolo, che quando non ha da mangiare diventa sempre poco ragionevole, per ingannare la fame inventa un nuovo reality show: la ghigliottina.

sushi

Questo nuovo format, i cui diritti appartengono a Maximilien de Robespierre, Carlo Conti e Stafano Santucci, ottiene percentuali di share altissime, viene promosso in prima serata e batte anche Sanremo. Il successo è dovuto al fatto che è il popolo a decidere quale concorrente andrà sul patibolo tramite la prima forma obsoleta di democrazia della storia: il televoto.

Le altre monarchie d’Europa iniziano ad avere un sacro timore del televoto: il palinsesto l’ha sempre deciso il re o Fedele Confalonieri, che è ‘sta novità del potere ai telespettatori?! Ma la rivolta non conosce tregua: reality, talent, quiz, concorsi canori e di bellezza, il televoto prende piede ovunque. Non a caso quel periodo passa alla storia come l’epoca del Terrore. I capi di questo movimento sono Raffaella Carrà e Fabrizio Frizzi, feroci e sanguinari fomentatori della cornetta che, tre secoli dopo, verranno condannati postumi al Tribunale dell’Aja per crimini contro l’umanità e l’auditel.

Alla fine, siccome non ci sono i soldi per produrre Lady Oscar 2, muoiono tutti: il re, la regina, i loro amici del Rotary e anche la povera Oscar che proprio all’ultima puntata si becca un pallottola nel cuore.

Menzione speciale per Andrè, martire della friendzone.

di Marco Improta All rights reserved


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