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Lagarde (FMI): “Usa in ripresa, lo dice il mercato immobiliare”

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

Il fatto che la caduta del mercato immobiliare si sia fermata e che il settore stia riprendendo è per noi un segnale del miglioramento della situazione.” Christine Lagarde, già ministro dell’Economia in Francia, è divenuta direttore generale del FMI nel luglio del 2011, dopo la caduta in disgrazia del connazionale Dominique Strauss-Kahn, coinvolto in uno scandalo a sfondo sessuale per il quale finì anche in carcere, pur trattandosi di accuse rivelatesi poi prive di fondamento. Lagarde (FMI): “Usa in ripresa, lo dice il mercato immobiliare”Il Fondo Monetario Internazionale rappresenta probabilmente uno degli apparati buro-tecnocratici invisi, ancorché per motivi diversi, sia a chi si oppone al libero mercato, sia a chi lo sostiene. I primi ritengono che il Fondo sia reo di imporre ricette “neoliberiste” ai Paesi in cui interviene, provocando gravi sofferenze sociali; i secondi, al contrario, pensano che il Fondo sia uno dei peggiori esempi di dirigismo sovranazionale, e una dimostrazione lampante dei danni che può fare la “presunzione fatale” di voler governare i sistemi economici e sociali come se si stesse giocando con il Meccano.Dunque, secondo le analisi del folto staff di economisti del Fondo, a cui suppongo si riferisca Lagarde quando rilascia dichiarazioni e commenti come quella sopra, il settore immobiliare americano si sta riprendendo, il che sarebbe un segnale di miglioramento della situazione.Come darle torto, se si trattasse di un mercato non distorto da ormai quattro anni di interventi invasivi da parte della politica monetaria e fiscale. Ma il fatto è che gli interventi a suon di monetizzazione di titoli legati a mutui da parte della Fed e rinegoziazioni imposte alle banche da parte dell’Amministrazione rendono il mercato immobiliare Usa un indicatore a mio parere non troppo affidabile se si deve giudicare la ripresa economica. Si tratta, in altre parole, di un paziente ancora sottoposto a dosi di farmaci da cavallo; farmaci che non agiscono sulle cause della malattia, creano dipendenza e potrebbero avere pesanti effetti collaterali.di Andrea Corsini da indipendenza.com 29 ottobre 2012


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