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lagerstroemia potatura

Creato il 31 maggio 2013 da Giardinaggio @Giardinaggionet

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Lagerstroemia potatura


E’ una delle piante a fiore più belle e apprezzate. Non ha un nome facile, ma la sua bellezza lo fa presto dimenticare. Stiamo parlando della lagerstroemia, albero ornamentale originario della Cina. La pianta, nei tempi antichi, era usata per decorare proprio i templi cinesi. Dalla Cina, la lagerstroemia si diffuse anche in India, dove colpì l’interesse del direttore della Compagnia delle Indie, Magnus Von Lagerstroem, che la inviò al famoso botanico Linneo per farla classificare. Quest’ultimo la chiamò lagerstroemia proprio in onore del suo scopritore. Oggi, la pianta è diffusissima e conosciutissima. La si può ammirare in qualsiasi giardino. La stessa si caratterizza per le stupende fioriture che avvengono in estate alla sommità dei rami dell’anno. I fiori sono raggruppati, piccoli e con colori che vanno dal bianco, al rosso, fino al viola. Durante la comparsa dei fiori, le foglie vengono sommerse da un’esplosione di colore che le rende quasi invisibili. La bellezza di questa pianta è innegabile, ma per mantenerla tale si può ricorrere anche alla potatura, tecnica colturale che rimuove una parte dei rami delle piante per finalità estetiche e produttive. Anche la lagerstroemia non si sottrae a questa pratica, che viene effettuata per dare una forma ordinata all’albero e per stimolare la fioritura.

Come procedere


La potatura della lagerstroemia si pratica in periodi e con metodi diversi sulla base della tipologia di pianta. Quelle da vivaio si potano un anno sì e uno no, quelle da giardino si potano, invece, tutto l’anno. La potatura va effettuata in inverno, meglio se dalla metà di febbraio, procedendo ad accorciare i rami dell’anno precedente. I rami vanno tagliati a circa un terzo della loro altezza. Questa tecnica consentirà la formazione di nuovi germogli per l’anno successivo. Dai nuovi getti, alle loro sommità, già dalla metà dell’estate si potranno osservare le pannocchie che porteranno nuovi fiori. La potatura della lagerstroemia può essere praticata anche per condizionare la forma della pianta. In genere si sceglie quella ad albero, cioè quella che rispetta la natura della pianta. In tal caso la potatura potrà essere più vigorosa. Le piante cresciute come grandi abrusti non vanno, invece, potate. Anche in giardino, si può fare a meno della potatura, ma in questo caso la lagerstroemia crescerà disordinatamente e con fiori più piccoli del normale. In genere, anche in assenza di potatura, la pianta fiorisce regolarmente emettendo getti fiorali numerosi e colorati.


lagerstroemia potatura: Perché potare

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La potatura della lagerstroemia viene realizzata per svariati motivi. Uno di questi può essere l’altezza troppo elevata della pianta o comunque dimensioni spropositate per l’ambiente in cui si trova. Non meno importante il taglio decorativo, ossia la potatura realizzata per dare alla pianta una forma particolare. Oltre a questi apprezzabili motivi, la potatura della lagerstroemia viene realizzata in quei casi in cui la pianta è colpita da parassiti o per risolvere problemi legati allo sviluppo di malattie delle foglie. La lagerstroemia è una pianta molto esile e delicata e può essere attaccata in particolar maniera dagli afidi e dallo oidio. Gli afidi si presentano come pidocchi che attaccano le foglie nella parte inferiore mentre lo oidio è conosciuta come la “malattia dello zolfo” ed è riconoscibile dallo strato bianchiccio che si intravede sul boccio. Senza dubbio, la potatura in casi di malattia viene effettuata solo in casi estremi, quando i semplici trattamenti e prodotti specifici non sono sufficienti a risolvere il problema.




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